BOLOGNA – Una foto sotto il Nettuno, a Bologna, circa 200 infermieri pronti a ‘metterci la faccia’ per la campagna diventata virale sui social #noisiamopronti. È questa, in breve, la cronaca della giornata promossa dal Collegio Ipavsi di Bologna nel capoluogo emiliano per reagire “all’attacco, perche’ di attacco si tratta”, ha scandito la presidente Maria Grazia Bedetti, del ruolo degli infermieri del 118. E per chiedere alle istituzioni, Regione in primis, di prendere una posizione definitiva.
Questi i fatti: a fine ottobre arriva la notizia degli esposti presentati in Procura e dei provvedimenti disciplinari intrapresi dagli Ordini dei medici di Bologna, Modena, Ravenna e Piacenza nei confronti di quei medici che hanno redatto procedure e istruzioni operative che regolano l’intervento di infermieri sulle ambulanze del 118. In pratica, cio’ che gli Ordini contestano e’ il fatto che agli infermieri vengano attribuiti compiti di diagnosi, prescrizione e somministrazione di farmaci soggetti a controllo del medico. Una sorta di ‘usurpazione’ della professione, insomma.
Ma l’Ipavsi da subito non ci sta e a livello regionale prende posizione spiegando che in realta’ si tratta di “una procedura operata dagli infermieri impegnati nel Servizio di Emergenza che garantiscono una professionalita’ e una risposta alla comunita’”. Procedura, peraltro, non certo decisa in autonomia, ma coinvolgendo tutte le professioni che lavorano sulle ambulanze del 118 e per garantire “efficienza ed efficacia ai cittadini”.
L’Ipavsi di Bologna, poi, col chiaro intento di valorizzare la categoria, lancia la campagna sui social #noisiamopronti, un hashtag che diventa subito virale. (DIRE)
Speciale medicina
23 Novembre 2015
Sanità. Bologna, "orgoglio" infermieri: pronti per l'emergenza