Funzionano e costano poco: mail e sms sono strumenti chiave per favorire la copertura vaccinale. Gli studi clinici mostrano un incremento medio del 5-20% nelle vaccinazioni grazie a questi sistemi di ‘richiamo’. Lettere e telefonate sono maggiormente gradite nelle comunità rurali, mentre in città si preferiscono strumenti più ‘smart’. Lo rivela il ‘Rapporto Prevenzione 2015’ della Fondazione Smith Kline, presentato oggi all’Istituto superiore di Sanità a Roma, che oltre a fare il punto sulla realtà delle strutture dedicate alla prevenzione nel Sistema sanitario nazionale, so occupa proprio delle ‘Buone pratiche in prevenzione’.
I risultati – si evince dal rapporto – non sono gli stessi a tutte le età e per tutte le vaccinazioni. Sono soddisfacenti per le classiche vaccinazioni pediatriche: si arriva addirittura a un incremento del 17-26% quando si parla di vaccinazione pediatrica per l’influenza. La percentuale di crescita è invece molto variabile per lo pneumococco e l’antitetanica nell’adulto (negli studi si va dal 2 al 27%), mentre sale di molto quando occorre ricordare la vaccinazione preventiva generale per l’influenza, con una crescita che può arrivare anche al 47%. Secondo gli esperti, permane invece la difficoltà al coinvolgimento degli adolescenti, una fascia ‘critica’ per le coperture vaccinali.
I sistemi di ‘chiamata/promemoria’ rappresentano uno strumento efficace per migliorare l’adesione alle vaccinazioni, ricordano Antonio Ferro, della direzione sanitaria Ulss 20 Verona, e Massimiliano Colucci della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva, Università di Padova. «Metodi di richiamo – sottolineano Ferro e Colucci – possono avere un valore importante nel ricordare che è il momento di sottoporsi a una vaccinazione. Due revisioni della letteratura scientifica che hanno valutato gli studi in questo settore dimostrano che chi viene coinvolto con un approccio di ‘chiamata/promemoria’ mostra una maggior probabilità di vaccinarsi o di rispettare le scadenze del calendario vaccinale, con un incremento complessivo medio del 5-20%».
Sul fronte degli strumenti da impiegare per queste tecniche, le ricerche si sono concentrate soprattutto sul sistema delle lettere inviate a domicilio, anche se pare che la modalità telefonica, con il diretto contatto tra operatore e assistito, possa dare risultati migliori. Ci sono però le prime evidenze sugli effetti positivi degli sms di richiamo, mentre appare ancora limitato il valore dei social network e dei messaggi di posta elettronica.
Speciale medicina
5 Dicembre 2015
Vaccini, il ‘‘memo’’ è via mail o sms