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    Speciale medicina
    18 Dicembre 2015
    ABC compie 90 anni e apre le porte all’officina di Ivrea

    Era il 1925 quando Giovanni Giraudi, farmacista a Torino, fondava in via Crescentino nella città sabauda la ABC Farmaceutici. Un’attività artigianale diventata nel tempo realtà industriale e di ricerca presente in Italia e oltre confine, che esporta medicinali e principi attivi in 25 Paesi, conta circa 200 tra dipendenti e agenti e vanta un fiore all’occhiello di 13 brevetti internazionali a bandiera italiana. Novant’anni di storia e investimenti coraggiosi che l’azienda ripercorre aprendo le porte della sua ‘fucina’: l’Officina farmaceutica di San Bernardo d’Ivrea, dove dal 2002 si concentra la produzione in proprio e conto terzi di farmaci etici ed equivalenti. Lo stabilimento ha ospitato la seconda tappa di #FabbricheAperte, l’iniziativa itinerante lanciata da AssoGenerici e partita l’11 settembre alla Zeta Farmaceutici di Sandrigo (Vicenza), per far conoscere a istituzioni e cittadini il valore delle imprese tricolore che producono medicinali ‘senza marca’. Un comparto che non garantisce solo risparmi per il Servizio sanitario nazionale (700 milioni di euro nell’ultimo triennio, 4 miliardi dal 2000), ma che dal 2001 ha sviluppato circa 10 mila posti di lavoro fra addetti diretti e indotto in 60 aziende attive nel Paese, alimentando un mercato da oltre 3 miliardi di euro l’anno di fatturato (il 50% circa dall’export), con investimenti annui per più di 150 milioni e quasi 36 milioni di confezioni dispensate. In Italia gli equivalenti coprono il 10,7% della spesa farmaceutica e il 19,5% di tutti i ‘pezzi’ venduti. Un’area complessiva di 76 mila metri quadrati di cui oltre 32 mila coperti; una forza lavoro pari a 84 dipendenti, cresciuti del 78% dal 2002; 11 milioni di euro investiti in innovazione tecnologica dal 2002 al 2015, per arrivare a una capacità produttiva superiore ai 30 milioni di confezioni all’anno. Sul podio delle formulazioni ‘sfornate’ compresse e capsule (44%), seguite da gocce (35%), sciroppi e sospensioni (15%), flaconcini orali (3%) e bulk solidi (3%). Questi i numeri nella carta d’identità del polo di Ivrea, ex stabilimento Olivetti costruito nel 1990 ed entrato nel 2000 nella galassia ABC guidata dall’amministratore delegato Alberto Giraudi, nipote del fondatore. Presidente della società il fratello Giovanni, che dal nonno ‘pioniere’ ha ereditato anche il nome.