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    Speciale medicina
    15 Gennaio 2016
    All’origine del disgusto, indagine su germi e fobie

    Viaggio nel cervello all’origine del disgusto. Per scoprire come l’illusione della mano di gomma potrebbe essere utile per aiutare i pazienti con disturbi ossessivo-compulsivi come la mania per la pulizia, la fobia dei germi e delle infezioni, ma anche la paura degli aghi. A indagare è stato un team di ricercatori dell’University of California a San Diego, in uno studio pubblicato su ‘Plos One’. Gli scienziati hanno utilizzato l’illusione della mano di gomma, che rivela come il nostro cervello arriva a percepire un arto finto come proprio. E hanno simulato il contatto con finto sangue, vomito e feci, misurando le reazioni dei malcapitati volontari. «Si tratta di usare parti del corpo false per vincere la paura dei germi. Abbiamo visto infatti che ci si può sentire disgustati da una finta mano proprio come se fosse reale», spiega all’AdnKronos Salute il primo autore della ricerca, Baland Jalal, psichiatra e neurologo, ora all’University of Cambridge. Questa illusione potrebbe essere utile per desensibilizzare i pazienti. L’esperimento iniziale richiede un braccio finto, due pennelli e qualcosa da usare come divisorio. Il soggetto siede con le mani sul tavolo, ma può vederne bene solo una. Da dietro una barriera spunta un arto di gomma, in modo che il soggetto vede due mani davanti a sé, ma solo una è davvero la sua. Dall’altra parte del tavolo lo sperimentatore utilizza (senza farsi scoprire) due spazzole, toccando la mano nascosta e quella di gomma. A poco a poco, sentendo il pennello sulla pelle e guardandolo accarezzare la mano di gomma, si sperimenta una potente illusione: la finta mano ‘diventa’ parte del proprio corpo. Ebbene, il team di Jalal voleva capire se poteva usare l’illusione della mano di gomma per studiare il disturbo ossessivo-compulsivo e la paura estrema di germi e contaminazioni. Nello studio sono stati coinvolti 14 studenti universitari. I ricercatori hanno preparato tre oggetti di scena: sangue finto, falso vomito e feci fasulle, tutti mix di prodotti alimentari. Delle 11 persone che hanno vissuto l’illusione, nove hanno detto di provare più disgusto quando il contatto con la spazzola era stato sincronizzato. In altre parole, quando credevano davvero che la mano di gomma fosse la propria. I risultati, «ancora preliminari», potrebbero essere un giorno utili per aiutare le persone con disturbo ossessivo compulsivo, auspicano i ricercatori.