ROMA – Senza un’inversione di rotta, nel 2050 nei mari di tutto il mondo ci sarà più plastica che pesci. A lanciare l’allarme è una ricerca del World Economic Forum che pubblica il rapporto “The New Plastics Economy. Rethinking the future of plastic”. Ogni anno, si legge nello studio, almeno 8 milioni di tonnellate di materie plastiche finiscono in mare, praticamente è come se un camion sversasse un carico di immondizia al minuto nell’oceano.
E se non si interviene, entro il 2030 questa enorme quantità di rifiuti plastici raddoppierà (due camion al minuto) fino a raggiungere, nel 2050, l’incredibile quantità di ben quattro carichi di immondizia sversati nei mari da altrettanti tir, ogni minuto. Il rapporto scatta anche una fotografia della situazione attuale: oggi, infatti, nei mari ci sarebbero oltre 150 milioni di tonnellate di materie plastiche e si stima che, di questo passo, l’oceano entro il 2025 conterrà 1 tonnellata di plastica per ogni 3 tonnellate di pesce ed entro il 2050 ci sarà, in peso, più plastica che pesci.
I dati sono allarmanti: secondo il World Economic Forum, almeno 8 milioni di tonnellate di materie plastiche vengono perse in mare ogni anno e oggi solo il 14% degli imballaggi di plastica vengono riciclati. Il tasso di riciclaggio per plastiche in generale è anche inferiore a quello degli imballaggi in plastica, ed entrambi sono molto al di sotto dei tassi di riciclaggio a livello mondiale di carta (58%), ferro e acciaio (70-90%).