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    Speciale medicina
    30 Gennaio 2016
    Un centro per malattie dei musicisti

    Mai dire a un musicista di abbandonare il suo strumento, nemmeno per guarire da una malattia legata alla postura o al logoramento. Separarsi dal proprio ‘figlio’  un dolore che per chi legge uno spartito supera di gran lunga quello fisico. Eppure, le ‘note dolenti’ non mancano: tendiniti, rachialgie, dolore alla cervicale, problemi alla spalla, tunnel carpale, fino a malattie neurologiche importanti che impediscono il coordinamento delle mani. Per aiutare gli ‘atleti delle note’ servono professionisti con una sensibilità musicale, che capiscano le esigenze di chi hanno di fronte e possano trattare, o meglio ancora prevenire, le loro malattie professionali. Rosa Maria Converti è uno di questi. Medico con un passato da arpista professionista, oggi coordina con Marina Ramella l’ambulatorio ‘Sol Diesis’ del Centro Irccs S.Maria Nascente Fondazione Don Gnocchi di Milano. L’esperta lavora anche in un ambulatorio fisioterapico al Teatro della Scala, dove tratta i professori d’orchestra, che dal punto di vista medico «sono come operai, sottoposti a lavori pesanti e ripetitivi nel tempo», spiega all’AdnKronos Salute. ‘Sol Diesis’ invece è aperto a tutti, professionisti e amatori, studenti e artisti affermati. Dal suo debutto, nel 2004, a oggi sono passate oltre un migliaio di persone, al ritmo di un centinaio l’anno, dai giovanissimi fino agli over 80. «La più piccola è stata una violinista di appena 5 anni», ricorda la specialista. Tra i primi step c’è la visita posturale con lo strumento e nel centro, l’unico a livello italiano a essere strutturato come un ambulatorio in regime di solvenza calmierata, si suggeriscono anche soluzioni ergonomiche. Gli strumenti più usuranti? «Quelli asimmetrici come viola, violino, flauto traverso e fagotto. Oppure quelli pesanti, come il trombone», elenca Converti. Le malattie muscolo-scheletriche sono tra le più frequenti: colpiscono oltre il 75% dei musicisti che frequentano l’ambulatorio. Molto diffusa la sindrome da ‘overuse’, cioè «il sovraccarico che deriva dal superamento dei propri limiti fisiologici e si manifesta con dolore persistente e perdita di forza». Altre malattie ricorrenti sono quelle causate da compressione nervosa, come la sindrome del tunnel carpale nella mano, del canale di Guyon nel polso o dello stretto toracico a livello della spalla. Circa il 7% di chi si rivolge al centro ogni anno soffre invece di distonia focale, patologia neurologica che comporta il mancato coordinamento delle mani.