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    Speciale medicina
    13 Febbraio 2016
    "Virus Zika, emergenza di salute internazionale"

    «Il virus Zika e il suo legame con la microcefalia rappresenta un’emergenza di salute pubblica di preoccupazione internazionale». Ad annunciarlo Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), illustrando in conferenza stampa quanto deciso dal comitato di emergenza, convocato dalla stessa Chan e riunito a Ginevra per discutere delle dilaganti infezioni in America Latina, soprattutto in Brasile, concludendo appunto che la situazione rappresenta «un’emergenza di salute pubblica internazionale». David Heymann, a capo del comitato di emergenza, ha evidenziato la necessità di «una sorveglianza standardizzata» e di «intensificare la ricerca» sul legame fra infezione da virus Zika e microcefalia». L’esperto ha comunque ricordato che la malattia «di per sè non rappresenterebbe una minaccia internazionale perché non è clinicamente grave, assomiglia alla dengue». A preoccupare, dunque, è essenzialmente il legame fra il virus e le malformazioni nei neonati. «Il comitato non ritiene che siano necessarie restrizioni ai viaggi o al commercio per prevenire la diffusione del virus Zika – ha aggiunto Chan – le donne incinte possono considerare di rimandare i viaggi nelle aree coinvolte e dovrebbero proteggersi con repellenti e abiti lunghi». In ogni caso Zika non è un’infezione paragonabile ad esempio a Ebola. Secondo Heymann,»da solo il virus non sarebbe stato definito un’emergenza, perché a quanto sappiamo non causa condizioni cliniche gravi. È solo il possibile legame con la microcefalia» che ha portato alla decisione di oggi. 
    Occorre dunque indagare e «provare il legame con la microcefalia», ma «non sappiamo ancora quanto ci vorrà» per fare chiarezza, ha detto Heymann. Secondo il collega Bruce Aylward tutte le donne incinte, nei Paesi a rischio, dovranno essere informate sui rischi legati a Zika e avere accesso ai materiali per ridurli. Il nemico da combattere sono le zanzare, hanno detto gli esperti, invitando all’uso di prodotti repellenti, cortine per i letti e abiti lunghi.