Esporre le persone a brevi ‘flash’ di luce mentre stanno dormendo potrebbe rappresentare un metodo facile, veloce ed efficace per prevenire il cosiddetto ‘jet lag’, secondo uno studio condotto da ricercatori della Stanford University School of Medicine pubblicato sul ‘Journal of Clinical Investigation’. I ricercatori guidati da Jamie Zeitzer hanno lavorato sullo sviluppo di una tecnica mirata all’utilizzo dell’esposizione alla luce per aiutare le persone ad adeguarsi più rapidamente ai cambiamenti nei loro cicli di sonno. Attualmente la ‘terapia della luce’ esiste già ma consiste nello stare seduti di fronte a una sorgente di illuminazione per ore, in modo da consente l’adeguamento dell’orologio biologico umano al nuovo fuso orario, prima di intraprendere un viaggio. Il nuovo metodo è stato testato su 39 volontari e i test hanno mostrato che una sequenza di ‘flash’ di 2 millisecondi (come quelli di una fotocamera) distanziati di 10 secondi crea un ritardo di circa due ore e mezzo nella comparsa della sonnolenza. Per chi viene esposto alla luce continua questo ‘spostamento’ è di soli 36 minuti. Sono due gli elementi di fisiologia umana che spiegano perché le luci ‘lampeggianti’ funzionano meglio di una luce continua: «Il primo – spiega Zeiter – è che le cellule della retina che trasmettono le informazioni della luce al sistema circadiano continuano a comunicare per alcuni minuti dopo che lo stimolo – in questo caso, lampeggiante – non c’è più. La seconda è che le ‘lacune di oscurità’ tra i lampi di luce consentono ai pigmenti dell’occhio che rispondono alla luce di rigenerarsi e passare da una forma inattiva che non può rispondere alla luce, a una forma attiva». Zeitzer fa anche un esempio di come la luce lampeggiante potrebbe essere utilizzata per adattarsi a un viaggio dalla California all’East Coast degli Stati Uniti: «Se il volo per New York è domani mattina, questa stasera si utilizzerà la terapia della luce. Se normalmente ci si sveglia alle 8 del mattino, si imposterà la luce lampeggiante in modo che si spenga alle 5 del mattino. Quando si arriverà a New York, il sistema biologico sarà già impostato sulla costa orientale». L’esperto assicura anche che non ci sono problemi di sonno perché «abbiamo verificato che la maggior parte delle persone riposa bene anche con una luce lampeggiante nella propria stanza».
Speciale medicina
22 Febbraio 2016
Flash di luce tutta notte, rimedio contro il jet-leg