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    Speciale medicina
    30 Maggio 2016
    Lancet: "La crisi ha aumentato le morti per cancro"

    La disoccupazione e la riduzione della spesa sanitaria conseguenti alla crisi economica mondiale dal 2008, sono associate a un aumento della mortalità per cancro: 260.000 decessi in più entro il 2010 nei Paesi Ocse, di cui 160.000 solo nell’Unione europea. E’ quanto rivela un nuovo studio pubblicato su ‘Lancet’, la prima analisi completa che ha guardato all’effetto della disoccupazione e dei cambiamenti nella spesa pubblica per la salute sui decessi per cancro. I ricercatori della Harvard University (Usa), dell’Università di Oxford, dell’Imperial College di Londra e del King’s College di Londra (Regno Unito) hanno utilizzato i dati della Banca mondiale e dell’Organizzazione mondiale della sanità per esaminare il legame tra disoccupazione, spesa sanitaria e mortalità per cancro in oltre 70 Paesi, per un totale di oltre 2 miliardi di persone. Hanno esaminato le tendenze relative a più di 20 anni, dal 1990 al 2010. Diversi tipi di tumore sono stati inclusi nell’analisi – alla prostata negli uomini, al seno nelle donne, del colon negli uomini e nelle donne, e del polmone negli uomini e nelle donne – e classificati come curabili (tassi di sopravvivenza oltre il 50%) o non trattabili (tasso di sopravvivenza inferiore al 10%). Lo studio ha rilevato che quando sale la disoccupazione, c’è un aumento dei decessi in tutti i tipi di cancro, ma l’associazione scompare nei Paesi con un’assistenza sanitaria universale. L’associazione tra disoccupazione e mortalità per cancro risulta più forte per i tumori curabili, e gli autori dicono che questo rafforza l’importanza di avere accesso alle cure. Un aumento dell’1% della disoccupazione è stato ad esempio collegato a 0,37 di morti in più per tutti i tumori ogni 100.000 persone. Lo studio conferma anche che la mortalità per cancro aumenta quando diminuisce la spesa sanitaria pubblica: un calo dell’1% della spesa sanitaria pubblica rispetto al Pil viene associato a ulteriori 0,0053 morti per tutti i tumori ogni 100.000 persone.

    Maurizio Marrale