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    Speciale medicina
    17 Settembre 2016
    Dagli hobby al lavoro, la vita negata dei malati di Bpco

    Se a oltre 3 italiani su 4 è capitato almeno una volta nella vita di sentirsi mancare il respiro, per chi convive con la Bpco (broncopneumopatia cronico ostruttiva) gli ‘ostacoli del fiato’ sono una normalità con cui fare i conti 24 ore su 24. Una vita negata. La malattia ‘ladra’ del respiro condanna all’immobilità: per quasi un paziente su 2 qualsiasi attività fisica, persino salire una rampa di scale, si trasforma in un’impresa. Nei casi più gravi anche cambiarsi i vestiti toglie il fiato. Gli hobby diventano un miraggio per il 41%, il piacere di andare a ballare è negato al 36%. La Bpco frena persino attività più sedentarie come trascorrere una serata al cinema o a teatro, per 3 malati su 10. 
    E non bastasse lo tsunami che si abbatte sul tempo libero e sulla vita familiare e di coppia, anche il lavoro viene investito dalle conseguenze negative della patologia: quasi un paziente su 5 ha dovuto cambiare professione, il 9% ha proprio rinunciato a lavorare. A raccontare l’incubo giornaliero degli italiani con Bpco è un’indagine realizzata da Gfk e promossa da AstraZeneca. 
    L’occasione è l’arrivo in Italia di una nuova combinazione terapeutica, che con un ‘clic’ ogni 12 ore promette di migliorare il respiro dei pazienti giorno e notte: l’associazione di due boncodilatatori – aclidinio e formoterolo, a dose fissa precostituita somministrata in un unico inalatore – è in grado, spiegano gli esperti riuniti a Milano, di controllare i sintomi mattutini (-17,7%), diurni (-21,6%) e notturni (-25,2%) della Bpco rispetto ai monocomponenti. 
    «Finora avevamo due molecole separate – spiega Pierachille Santus, professore associato di Malattie dell’apparato respiratorio all’università degli Studi di Milano – ora è disponibile una combinazione fissa di questi due principi attivi broncodilatatori cardine, che ne sfrutta le proprietà sinergiche con un risultato clinico funzionale maggiore. L’azione è immediata, in circa 1-2 minuti si ha un effetto positivo sulla funzione polmonare e quindi sulla percezione del sintomo. E con la somministrazione ogni 12 ore, una al mattino e una alla sera, si coprono le necessità del paziente giorno e notte. Anche al risveglio», momento difficile per chi convive con la Bpco.