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    Speciale medicina
    17 Settembre 2016
    L'amore al tempo di internet, galeotta fu l'app

    L’amore, e il sesso, ai tempi di internet. Sono più di 500 le app per fare nuove conoscenze comodamente davanti allo schermo del proprio smartphone o del pc, utilizzate dagli italiani alla ricerca di un ‘rimorchio virtuale’. Il 34% afferma di aver usato un’applicazione per conoscere un nuovo partner, ma oltre l’85% non ha pagato per accedervi. E’ la fotografia scattata da un’indagine condotta della Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss) sul rapporto «sessualità e nuove tecnologie: come cambia la relazione di coppia», in occasione della III Settimana del benessere sessuale in programma dall’1 all’8 ottobre.
    Fra le app più citate si trovano Meetic, Tinder e Badoo. Chi le ha scaricate, dice di averlo fatto per conoscere un nuovo partner fuori dalla solita cerchia di frequentazioni (64%), ma anche per evitare l’imbarazzo di una conoscenza diretta (16%) e per la mancanza di tempo per trovare un partner (15%). 
    L’indagine ha coinvolto 1.100 persone con domande su abitudini sessuali e opportunità offerte dalla rete, fedeltà al partner e relazioni che possono nascere da un rapporto di amicizia. Ebbene, secondo le risposte, alle app gli italiani preferiscono la vita reale per conoscere nuovi partner. In mezzo ci sono i social network, utilizzati per fare conquiste: il 45% cerca qui l’anima gemella. La maggior parte lo fa senza una chiara aspettativa rispetto alla relazione da instaurare (36%) e solo il 4,6% spera in una relazione stabile. 
    Il campione si divide praticamente a metà alla domanda se «ha intrapreso una relazione con una persona conosciuta virtualmente». Il no vince, ma solo di misura (50,4%) rispetto ai sì (49,6%). Chi ha ceduto alla tentazione di cercare una storia virtuale, ammette la curiosità come prima motivazione, seguita dalla voglia di trovare una persona che condivida gli stessi interessi e dal desiderio di evadere dalla vita reale.
    Le nuove tecnologie, secondo l’indagine della Fiss, attirano ma con cautela. «Assistiamo di certo a un cambiamento nell’utilizzo di questi nuovi strumenti – commenta Roberta Rossi, presidente della Federazione – che si realizza con gradualità, però è in grado di fornirci una possibilità di previsione per i rapporti futuri. I luoghi di incontro sono sempre più virtuali, la danza del corteggiamento segue nuove regole e poi se ci si piace e si decide di stare insieme magari si fa sexting per mantenere alta la tensione dell’erotismo».