CIVITAVECCHIA – “Siamo ormai tutti pronti, anche in città, a festeggiare Halloween. Per tutti un’occasione giocosa per mascherarsi o per provare qualche brivido, per altri la notte della paura, della trasgressione, la notte giusta per abbandonarsi agli eccessi. Ma Halloween non è soltanto una forma di colonizzazione economica del nostro paese, un espediente commerciale come tanti per vendere gadgets, teschi e dolcetti. Halloween, per esplicita ammissione dei suoi sostenitori è una festa pagana a cui sono stati aggiunti elementi tratti dalla cultura esoterica, magica, stregonesca, il tutto mascherato sotto la forma della festa, del divertimento, delle frenesie di gruppo (delle quali, in verità non si sente proprio il bisogno). Halloween può essere semplicemente considerato un carnevale anticipato, anche se non ci appartiene? Neanche, perchè le maschere del nostro carnevale non hanno mai avuto connotati horror e sono radicate nella nostra cultura.
La caratteristica di questa “festa” è invece il macabro, l’orrore, la ricerca di emozioni provocate dalla paura. Ma se il mostruoso diventa carino, il terrificante piacevole, il ripugnante esaltante, il demoniaco simpatico, il passaggio successivo è la perdita di una precisa demarcazione tra ciò è che bene e ciò che è male. Ed infatti nel periodo di Halloween si avverte un incremento di tutti gli affari legati alla magia: per gli “operatori dell’occulto” la notte di Halloween è la più adatta per la profanazione dei cimiteri, per le messe nere, i sacrifici animali e umani e ogni sorta di dissacrazione e sacrilegio.
Certamente per quanti festeggiano questa festa acquisita, si tratta di una occasione innocente di svago, un momento in più per stare insieme e divertirsi sul tema della “paura”. Uno degli aspetti più incredibili di tutta la vicenda-Halloween, tra l’altro, è l’essere costretti ad assimilare forzatamente una sorta di bubbone, estraneo alla nostra cultura sia spazialmente che temporalmente, per molti prima occasione di incontro di una mentalità magico-esoterica, con risvolti problematici.
Chiediamo allora che si ritorni al significato originale di questa ricorrenza, che coincide, per i cristiani, con la festa di tutti i Santi del 1° novembre e dei defunti del 2 novembre. Ricordiamo che Halloween è, indicutibilmente, termine di origine cristiana: è parola composta da hallow = santificare, ed eve = abbreviazione di evening = sera. Halloween, insomma, deriva da All Hallow’s Eve e vuoi dire semplicemente Sera della festa dei Santi, Vigilia della festa dei Santi, il 31 ottobre. Halloween dovrebbe essere dunque il tempo di festeggiare i morti con i vivi, in un collegamento che riscopra la possibilità di una nuova stagione di vita”.
Fausto Demartis
Movimento per la Vita