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    Speciale medicina
    28 Novembre 2016
    Scarsa igiene e troppi dolci: aumentano le carie tra i bimbi

    Troppi dolci e poca igiene orale insidiano il sorriso dei piccoli italiani. Gli ultimi dati nazionali relativi ai casi in età pediatrica, «mostrano una percentuale di carie del 21% a 4 anni e del 43% a 12 anni, anche se i segnali che arrivano da diverse parti del mondo, soprattutto a causa dell’aumento di zuccheri nelle diete, indicano una tendenza in crescita». A evidenziarlo è Jacopo Gualtieri, odontoiatra di Lucca membro dell’Eao (European Association for Osseointegration), specializzato in implantologia e rigenerazione ossea, in forza anche al reparto di odontostomatologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano. «Sono tre i fattori – sottolinea Gualtieri – responsabili della carie: le predisposizioni genetiche, l’igiene e l’alimentazione. Sul primo è impossibile intervenire per cui l’unica soluzione per invertire questa tendenza è proteggere la salute dentale dei nostri figli attraverso una costante educazione, sia alla corretta igiene dentale, che a una scelta più ponderata e consapevole degli alimenti che mangiamo. E’ importante, infatti, che gli adulti svolgano un ruolo proattivo nel trasmettere ai minori le corrette abitudini per la salute di denti e bocca. Per cui, oltre a scegliere con cura cibi e bevande, è importante insegnare, anche attraverso il gioco, le giuste regole per una corretta igiene». Ulteriori conferme arrivano anche da studi condotti recentemente in diversi Paesi, concordi nell’individuare le cause dell’aumento di carie in una scarsa cultura dell’igiene orale da parte dei genitori e, di conseguenza, anche dei bambini. Secondo una recente ricerca pubblicata a settembre dal Department of Paediatric and Preventive Dentistry dello Saveetha Dental College di Chennai (India), è emerso infatti che più della metà dei genitori intervistati non aveva portato, per diverse ragioni, i propri bambini (tra i 3 e i 12 anni) al controllo annuale da un dentista. La conseguenza è stata una maggiore presenza di carie, placca e tartaro nei bambini e, dunque, un aumento esponenziale delle probabilità di infezioni o di future problematiche orali.