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    Sanità
    31 Agosto 2017
    Cresce il poliambulatorio di cure primarie di Tuscania

    TUSCANIA – Cresce, in termini di quantità e di qualità dei servizi, il poliambulatorio di cure primarie di Tuscania. Il punto della situazione, circa l’offerta sanitaria erogata nel comprensorio e le prospettive di crescita, è stato effettuato questa mattina presso la struttura della Asl alla presenza del direttore generale, Daniela Donetti, del sindaco Fabio Bartolacci, e del direttore del Distretto A, Maria Assunta Silvestri.

    “A Tuscania – spiega Maria Assunta Silvestri –  abbiamo applicato un metodo di lavoro, che stiamo estendendo a tutti i comuni della provincia di Viterbo e che si basa su un confronto fattivo con le amministrazioni comunali, attraverso una analisi seria sui bisogni di salute che abbiamo registrato sul territorio. Solo partendo da questi bisogni, che abbiamo visto essere differenti e diversificati da distretto a distretto, è possibile effettuare una distribuzione appropriata dei servizi”.

    Da questo punto di vista, il poliambulatorio di Tuscania, essendo un nodo di accesso strategico nella rete dell’offerta sanitaria della Tuscia, in particolare nel comprensorio che contiene anche i comuni di Tarquinia, Marta, Valentano e Montefiascone, è stato potenziato in questi ultimi mesi, con l’ampliamento delle discipline specialistiche.

    Nello specifico, ad oggi a Tuscania sono attivi gli ambulatori di cardiologia, dermatologia, fisiatria, geriatria, neurologia, oculistica, odontoiatria, ortopedia, otorinolaringoiatria, endocrinologia, urologia, ginecologia ed altri importanti servizi come il consultorio familiare.

    “Con il sindaco Bartolacci – conclude il direttore del Distretto A – abbiamo anche convenuto di lavorare insieme e di valutare l’ipotesi della realizzazione di una nuova struttura che, sul modello della cittadella della salute, possa ospitare tutti i servizi sanitari presenti in città, puntando a migliorare il livello di accessibilità, di fruibilità e di confort per i nostri cittadini assistiti”.