VITERBO – Nell’ambito delle direttive del Comando Provinciale Carabinieri di Viterbo riguardanti la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, continua inesorabilmente l’attività di contrasto in tale settore criminale da parte dei Militari del Nucleo Investigativo.
Lo scorso 2 settembre, infatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Viterbo, dopo continui servizi di controllo e osservazioni attuati nella Bassa Tuscia, hanno individuato un operaio italiano di 30 anni, residente a Fabrica di Roma, già noto per alcuni suoi trascorsi giudiziari che, da alcuni giorni, aveva assunto un atteggiamento sospetto, ricevendo diverse persone presso il suo domicilio ovvero incontrando alcuni giovani, notoriamente dediti all’uso di droghe, presso un bar della zona. A seguito di perquisizione personale e domiciliare, il trentenne è stato trovato in possesso di quasi un chilogrammo di marijuana, nonché materiale idoneo al suo confezionamento in dosi. Detta droga, immessa sul mercato clandestino, avrebbe consentito all’uomo di realizzare importati illeciti profitti.
Nel medesimo contesto, un altro operaio italiano, residente a Fabrica di Roma, di 33 anni – anche questi con diversi precedenti di polizia in materia di sostanze stupefacenti – è stato sottoposto a perquisizione domiciliare e trovato in possesso di circa 30 grammi della stessa droga.
I due, quindi, sono stati tratti in arresto con la grave accusa di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze e stupefacenti.
I predetti, mattinata odierna, sono stati condotti dinanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Viterbo che, nel corso di due distinte udienze, ha convalidato l’operato dei Carabinieri.