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    Speciale medicina
    28 Ottobre 2017
    Stop alle fratture, è online il test amico dell’osso

    «Love your bones, protect your future». Ama le tue ossa, proteggi il tuo futuro è lo slogan della Giornata mondiale dell’osteoporosi 2017 promossa dall’International Osteoporosis Foundation-Iof,  celebrata il 20 ottobre per ristabilire la verità su una malattia a volte ‘negata’ anche fra i medici. Solo in Italia colpisce 4 milioni di donne e almeno 1 mln di uomini, e come uno tsunami si abbatte sullo scheletro innescando una cascata fratturativa che travolge soprattutto le vertebre, i polsi e i femori. Aumento della mortalità e disabilità sono il tributo più alto che si paga alla fragilità ossea, il volto più insidioso dell’osteoporosi, sul quale punta i riflettori la campagna ‘Stop alle fratture’. Varata nel 2011 con il supporto non condizionante di Eli Lilly, quest’anno propone il nuovo DeFra79 test online che con un ‘clic’ permette a tutti di misurare il proprio rischio. Per smascherare il ladro silenzioso che ruba densità alle ossa frantumandole come fossero di cristallo, in esclusiva sul sito www.stopallefratture.it è disponibile l’autovalutazione amica dello scheletro. E’ uno strumento di ‘autodiagnosi’ rivisto alla luce della nuova Nota 79 dell’Agenzia italiana del farmaco-Aifa, che stabilisce i criteri di appropriatezza dei trattamenti anti-osteoporosi in base al rapporto costi-benefici, tenendo conto di fattori di rischio aggiuntivi come fratture pregresse in ogni sede, terapie farmacologiche anche diverse dal cortisone (anticancro contro tumori di seno e prostata) e malattie concomitanti non solo reumatiche (diabete, patologie infettive, respiratorie, neurologiche, infiammatorie intestinali croniche, disabilità). Rispondendo a poche domande, con il test si può scoprire se nei 10 anni successivi la probabilità di fratture è bassa, media, alta o molto alta. Risultato alla mano, spiega Giuseppina Resmini, responsabile del Centro per lo studio dell’osteoporosi e delle malattie metaboliche dell’osso dell’ospedale di Treviglio-Caravaggio (Bergamo), «il paziente potrà consultare uno specialista per l’osteoporosi severa che può trovare in uno dei tanti centri distribuiti sul territorio nazionale, così da ottenere una diagnosi accurata e una terapia adeguata per ridurre il rischio fratturativo futuro».