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    Speciale medicina
    3 Novembre 2017
    Oftalmologia, meeting di esperti su moderne terapie

    Terapia genica, neuroprotezione, protesi visive e trattamenti con le cellule staminali per la diagnosi e il trattamento delle malattie degli occhi attualmente senza cura. I recenti progressi nella ricerca di base e clinica nel campo oftalmologico sono al centro del XI Simposio ‘Restoration of Vision’ organizzato dalla Fondazione Rimed, in collaborazione con l’Istituto la Vision di Parigi e la School of Medicine dell’Università di Pittsburgh. L’appuntamento, a Roma al Palazzo dell’Informazione, riunisce esperti in oftalmologia di livello mondiale. Nel corso dell’evento – spiegano gli organizzatori – vengono presentati i progressi teorici e le applicazioni pratiche emergenti dell’elaborazione delle informazioni visive, della rigenerazione del nervo ottico e del trapianto di cornea, con particolare attenzione ai nuovi meccanismi fisiopatologici e ai bersagli terapeutici per la degenerazione legata all’età. Ad aprire gli interventi il direttore dell’Institut de la Vision di Parigi e dell’Upmc Eye Center di Pittsburgh, Josè-Alain Sahel: «Ci sono molte strategie innovative per il trattamento delle malattie della retina – spiega all’AdnKronos Salute l’esperto, nonché direttore scientifico del Simposio – come ad esempio la genoterapia, l’impianto di cellule embrionali staminali o l’utlizzo di una retina artificiale. La terapia è personalizzata – precisa – e dipende dallo stato delle cellule della retina, se sono fotorecettori o meno». L’evento – sottolineano gli organizzatori – rappresenta un’occasione per lo sviluppo di collaborazioni multidisciplinari focalizzate sulla traslazionalità delle scoperte di laboratorio in nuovi strumenti diagnostici, dispositivi medici e terapie per i pazienti: «Lo sviluppo di approcci di ricerca traslazionale rappresenta uno dei punti cardine della nostra mission – evidenzia Alessandro Padova, direttore generale Fondazione Rimed – La nostra Fondazione mira a tradurre la ricerca in prodotti per i pazienti con l’obiettivo di promuovere la biotecnologie e la ricerca biomedica in Sicilia e nel sud Italia, concetto alla base della recente integrazione con l’Ismett Irccs di Palermo».