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    Speciale medicina
    4 Gennaio 2018
    Farmaci, dal 2018 standard univoci

    Garantire l’identificazione univoca dei farmaci e lo scambio di informazioni sui medicinali. Dal 2018 sarà possibile grazie all’adozione dell’Idmp (Identification of Medicinal Products), standard sviluppato dall’International Organization for Standardization (Iso) che stabilisce formati, elementi e terminologie standard per i dati, ma anche dosaggi, vie di somministrazione, imballaggio e principi attivi, così da «agevolare la raccolta delle informazioni da parte delle aziende farmaceutiche verso l’Agenzia del farmaco, e mettere a disposizione informazioni precise e puntuali a chi poi ne avrà bisogno (medici, aziende stesse, organizzazioni sanitarie dislocate sul territorio)», spiega Cristina Ingrassia, Partner Lifesciences & Healthcare Industry Leader Ibm Italia. Gli standard sono stati completati nel 2012, le guide di implementazione sono in fase di sviluppo a livello internazionale e dovrebbero essere disponibili nel 2018. Ma quali sono gli elementi richiesti dalla norma Iso Idmp? «Esiste una serie di informazioni che vengono richieste dall’Ema – precisa Ingrassia – in particolare quelle che riguardano la nomenclatura, quindi il nome del farmaco; le sostanze di cui è costituito, i principi attivi; le modalità di somministrazione, la posologia, l’imballaggio e informazioni riguardanti specifiche cliniche e possibili interazioni con altre molecole. Tutta una stringa di informazioni che devono essere soddisfatte da parte delle aziende farmaceutiche». Quali saranno i benefici per il mercato farmaceutico dovuti all’introduzione di questi standard? «Uno dei primi miglioramenti è quello relativo al processo di farmacovigilanza – osserva Ingrassia – Avere a disposizione informazioni standardizzate permetterà una notifica degli effetti avversi, o di qualsiasi altro problema correlato all’uso dei medicinali, più rapida e completa. Inoltre si accelera efficacemente il processo di approvazione dei nuovi farmaci e viene agevolata la valutazione di quelli che sono gli studi clinici che le aziende sono obbligate a portare avanti nei casi di immissione di nuovi farmaci».