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    Speciale medicina
    28 Marzo 2018
    Omeopatia, Fiamo: "Non siamo astrologi"

    Ha alle spalle oltre 200 anni di storia, con oltre 600 milioni di pazienti che la utilizzano quotidianamente. E’ la seconda medicina più usata al mondo, ha una stima di crescita di consumi nei prossimi 9 anni di 44 volte gli attuali, eppure l’omeopatia, disciplina medica regolamentata e accettata dalle comunità scientifiche e dai parlamenti di tutta Europa, continua ad essere oggetto di attacchi e campagne denigratorie. I più generosi accusano l’omeopatia di essere ‘poco più di acqua fresca’ e produrre sui malati ‘solo un effetto placebo’, i meno generosi arrivano a paragonare i medici omeopati, circa 20 mila in tutta Italia, di cui 5000 iscritti agli appositi registri, a una sorta di ‘maghi guaritori’ o ‘astrologi’. Pregiudizi respinti dalla Fiamo, la Federazione italiana associazioni e medici omeopati, che nella tre giorni di congresso a Torino, portando esperienze scientifiche e storie raccontate, ha ribadito ancora una volta che l’omeopatia non è solo usare gocce di medicine diluite e dinamizzate, ma che si tratta di una medicina dall’ assoluta valenza scientifica, che non è in opposizione alla cosiddetta medicina convenzionale, ma semmai è un’arma in più perché è un modo complessivo di affrontare la salute e la malattia. ‘’La medicina omeopatica – spiega all’Adnkronos Antonella Ronchi, presidente Fiamo – ha un paradigma suo specifico, apparentemente difficile da conciliare con quello della medicina convenzionale perchè non è solo l’utilizzo di un medicinale diverso ma è un approccio più globale alla persona. Noi non ci poniamo in alternativa alla medicina convenzionale, siamo medici, abbiamo spesso delle specializzazioni, lavoriamo in ambiti pubblici e privati, ma abbiamo trovato nell’omeopatia risposte a domande che ci facevamo che non abbiamo trovato nella medicina convenzionale, quindi è assolutamente gratuito paragonarci agli astrologi. Piuttosto, essendo una medicina strettamente personalizzata, l’omeopatia può essere una soluzione terapeutica in patologie in cui una terapia standard non funziona o ha effetti collaterali gravi’’