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    Notizie dalle aziende
    17 Aprile 2018
    «Quest’azienda ha una organizzazione eccellente»

    di TONI MORETTI

    CERVETERI – Dal primo aprile, l’incarico di direttore generale della Multiservizi Caerite è coperto dal professor Alberto Manelli, di S. Benedetto del Tronto dove è nato il 29 marzo del 1962. Laureato con lode in Economia e Commercio presso la Luiss di Roma nel 1985, discutendo una tesi in Finanza Aziendale. Dottore Commercialista dal 1985,  e dallo stesso anno  è iscritto nell’Elenco dei revisori di cooperative presso la Confederazione Cooperative Italiane. Dal 1998 è titolare della cattedra di Finanza Aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Ancona e, dall’anno accademico 2001/2002, è supplente di Economia Aziendale presso la Facoltà di Giurisprudenza della Libera Università SS. Maria Assunta di Roma.
    Lo stretto necessario relativo ai suoi studi e alle sue docenze, questo l’approccio che abbiamo preferito nel presentare  il professor Manelli, che concede una intervista nel momento  in cui si accinge a ricoprire un ruolo fondamentale ed impegnativo in una società partecipata dal comune che è unico socio, dal passato complicato in una città complicata. Pensiamo così di poter rendere il miglior servizio di informazione sui propositi di strategie di gestione che si vogliono applicare ad una azienda che già con l’amministratore unico  Claudio Ricci ha gettato alle ortiche i panni di “Carrozzone” politico assistenziale, rifugio di gente poco qualificata nel lavoro ma molto qualificata nelle parentele e nelle appartenenze politiche. Una azienda che continua nel coltivare la presunzione di essere competitiva e protagonista sul mercato, proprio come una società di capitali quale essa è, con l’attenzione necessaria a creare profitto e a non essere votata alle perdite. 
    Professor Manelli, come è approdato a Cerveteri. E’ Cerveteri una città così importante ormai per cui la sua partecipata diventa appetibile a personaggi come lei? Della sua caratura?
    «Le posso assicurare, in modo del tutto casuale. Navigando su internet, ho incrociato il bando che ha scatenato in me il desiderio di confrontarmi in una esperienza con una struttura pubblica diversa da quella dove avevo operato per diversi,  anni, molto più grande e più complicata.  Confrontarmi con un lavoro che ha un profilo molto più articolato in quanto vi sono raccolte più attività. Questa era la sfida alla quale volevo rispondere a me stesso e quindi ho mandato la lettera per accedere alla selezione. Pur pensando che magari potevano esserci curricula con competenze più adatte e più qualificate delle mie, magari proprio del territorio e continuando a covare il dubbio che molto spesso la diversificazione non premia, alla fine ho visto che le mie esperienze sono risultate accolte ed indicative per il buon esito della selezione». 
    Si proseguirà quindi,  con lei alla direzione generale, la strada iniziata dall’amministratore Ricci che porterà definitivamente alla cancellazione dell’immagine di una multiservizi “carrozzone” politica così come molti in passato la hanno voluta e come forse ancora la vorrebbero?
    «Posso dire che non conoscevo Cerveteri e non conoscevo nemmeno il sindaco e posso dire che probabilmente ha ragione,  e va dato atto al sindaco ed all’amministratore unico che hanno confermato questa impostazione strategica. Devo anche comunque dire che questa azienda ha una organizzazione eccellente. Vede, il mio è un contratto voluto appositamente da me stesso a step molto brevi dove le valutazioni saranno date dai risultati ottenuti e dove è impossibile bluffare. Ripetendo che da un punto di vista organizzativo la struttura è splendidamente attrezzata, diventa normale. O io, la mia presenza, la mia opera, porta un valore aggiunto all’azienda o è inutile che ci stia. Quindi. Detto questo, questa azienda non ha tanto la priorità di vivere il presente ma deve porsi come priorità come vivere il futuro.  Vedere cioè, tutti i servizi per i quali siamo organizzati, come espanderli, come proporli e come acquisirli per altre realtà che non sia solo il comune di Cerveteri. Una società che si confronti con le altre sul mercato scevra da condizionamenti di qualsiasi natura. Con Ricci, un imprenditore vero, che riesce ad intercettare e concepire scenari futuri, il compito sarà più agevole».