Con la diffusione delle tecnologie digitali, molte abitudini e attività sono cambiate radicalmente in favore di modalità più avanzate e multimediali. In tale contesto, negli ultimi tempi si sono affermate professioni completamente nuove e in alcuni casi molto redditizie, basate sull’uso dei media digitali e sull’interazione con il pubblico: ecco alcuni esempi.
Social media, app, piattaforme streaming: com’è cambiato il web negli ultimi anni
I cambiamenti avvenuti nel mondo del web nel giro di pochi anni sono davvero tanti e hanno rappresentato le fondamenta per giungere alla nascita di nuove figure professionali, molto spesso legate ai settori della comunicazione e dell’intrattenimento. Tra le novità di maggior successo, è possibile per esempio guardare ai social network, piattaforme simili a grandi piazze virtuali, in cui milioni di utenti possono entrare in contatto tra loro scambiando contenuti di vario genere.
Dalle primissime esperienze di Facebook fino ai più recenti boom di Instagram prima e Tik Tok poi, i social media hanno letteralmente rivoluzionato il modo di comunicare, trasformandosi ben presto da strumenti di scambio e condivisione tra singole persone a mezzi utilizzati anche dalle imprese per farsi conoscere e vendere, online e offline.
Anche le app per i dispositivi mobili sono state, e sono tuttora, tra le protagoniste della digitalizzazione: questi piccoli software, infatti, nati per una maggiore compatibilità e usabilità con smartphone e tablet, hanno permesso di trasformare tali apparecchi in veri e propri PC tascabili, dai quali svolgere pressochè qualsiasi attività, tanto ludica quanto professionale.
Che dire infine delle piattaforme di streaming audio e video, grazie alle quali i contenuti multimediali sono divenuti molto più accessibili: queste ultime – pensiamo per esempio al colosso YouTube o all’attuale boom di Twitch – hanno non soltanto reso più facile la fruizione di musica, film, giochi e tanto altro, ma anche dato spazio a un’ampia schiera di persone in grado di comunicare con gli altri creando video ad hoc da pubblicare attraverso un proprio canale.
È proprio da queste innovazioni che prendono vita alcune delle nuove professioni più in voga del momento, fenomeni non sempre ben compresi dalle “vecchie generazioni” ma in realtà ormai protagonisti di un sistema sociale molto più complesso e articolato che in passato.
Influencer: chi sono e cosa fanno
Spesso sentiamo dire che ormai tutti vogliono diventare influencer: in parte ciò è vero, se consideriamo quanto queste figure siano oggi considerate dei modelli di riferimento, ma è da smentire l’idea che si tratti di un modo facile e divertente per guadagnare grosse cifre. Fare l’influencer infatti non è affatto semplice e richiede un impegno quotidiano e costante. Ma chi sono questi influencer? Questo termine, divenuto “di moda” con il boom dei social network, si riferisce a quelle figure capaci di influenzare, appunto, le scelte dei propri followers attraverso consigli e suggerimenti di vario genere.
In pratica, chi opera come influencer mantiene un contatto quotidiano, o quasi, con i propri fan, proponendo contenuti in linea con gli interessi del target. Col tempo, dalle prime esperienze di comunicazione molto semplici, quella dell’influencer è divenuta una vera e propria professione assimilabile per alcuni aspetti a quella dei tradizionali testimonial commerciali: gran parte dei guadagni di queste figure, infatti, deriva da collaborazioni con imprese di varia natura, che possono offrire in cambio merci o compensi proporzionati all’audience raggiungibile.
Lavorare come influencer, come detto, non è però semplice: possono infatti volerci anni per raggiungere numeri interessanti in termini di followers e occorre saper creare ogni giorno contenuti davvero interessanti. La concorrenza oggi è davvero tanta e per ottenere risultati è necessario studiare e sudare tanto.
Gamer: i professionisti dei videogiochi
Il settore dei videogame è stato uno dei più influenzati da questa nuova ondata tecnologica, tanto da trasformare quello del gamer da semplice passione a vero e proprio lavoro. Sono tanti i casi di successo in tal senso, che vanno dai più famosi campioni dei giochi MOBA e degli eSports ai professionisti del poker e dei casino digitali, che riescono a trarre guadagno non soltanto dalla partecipazione al tavolo verde virtuale, su piattaforme ad hoc come Betway, o al videogame d’azione del momento, ma anche da sponsorizzazioni e attività collaterali.
I gamer, in pratica, possono guadagnare giocando ai propri titoli preferiti e condividendo contenuti riguardanti questo mondo. In linea di massima, è possibile fare un parallelo con il mondo dello sport: mentre gli atleti lavorano come professionisti della propria disciplina, i gamer si dedicano anima e corpo ai videogame, partecipando anche a competizioni nazionali e internazionali con tanto di pubblico (i cosiddetti eSports).
I gamer più seguiti sono dei veri e propri idoli per i propri fan e arrivano a guadagnare anche cifre molto elevate, sia dai premi che riescono a ottenere che dalla monetizzazione dei propri canali web o da contratti con aziende che li richiedono come testimonial.
Chi sono gli streamer: guadagnare pubblicando video
Una figura connessa alle precedenti è quella dello streamer, ossia colui che condivide un contenuto online attraverso una live stream. La trasmissione, che può essere in diretta o registrata, viene pubblicata o sui social network o su piattaforme specifiche, come per esempio nel caso di Twitch per i videogame, e visualizzata dai follower dello streamer.
Gli argomenti possono essere i più disparati e riguardare sia temi di vita quotidiana quanto contenuti più professionali, come avviene con corsi di formazione, tutorial e spiegazioni mediche. Le piattaforme di live streaming hanno in pratica sostituito i media tradizionali, offrendo uno spazio personale ai creatori di contenuti che possono, dunque, mantenere il rapporto diretto con il pubblico: un vero e proprio cambiamento di prospettiva che non mancherà di accentuarsi nel prossimo futuro.