Tarquinia, uno dei centri più importanti dell’antica Etruria, è una città abitata da poco più di sedicimila persone, in provincia di Viterbo. Rappresenta ancora oggi una delle maggiori testimonianze del periodo etrusco in Italia e conserva pressoché intatti reperti e siti archeologici di notevole pregio e straordinaria importanza storica. In questo articolo cercheremo di riassumere alcune indicazioni utili su cosa vedere a Tarquinia e daremo anche qualche informazione sui piatti tipici della città e della zona.
Partiamo innanzitutto dal suo centro storico, assolutamente imprescindibile quando si decide di visitare il borgo, con le sue alte torri che dominano sui vicoli stretti e gli slarghi in cui svettano le facciate degli antichi edifici. Tra le architetture religiose merita una visita il Duomo, edificato nel 1260, e la Chiesa di Santa Maria in Castello, risalente al 1121.
Passeggiando tra le stradine è inoltre possibile ammirare anche i resti di quello che anticamente era il vecchio Palazzo dei Priori, oltre alle numerose torri e alle mura che le conferiscono un aspetto profondamente medioevale. Menzione particolare merita anche Palazzo Vitelleschi, costruito tra il 1436 e il 1490, che conserva al suo interno uno stile rinascimentale di rara eleganza; il palazzo ospita oggi il Museo Nazionale Etrusco.
Qualche metro più avanti alla Chiesa di Santa Maria in Castello si trova la Fontana Nova, un complesso costituito da una fontana circondata da un prato e preceduta da incantevoli arcate; completa il tutto una seconda vasca con tre bocche dalle quali esce l’acqua, costruita in pietra locale. Il panorama che si apre da questo punto, sul centro storico e non solo, risulta essere particolarmente suggestivo.
Quando si parla di Tarquinia, ovviamente, si parla soprattutto di quella che rappresenta una delle maggiori testimonianze della presenza etrusca sul territorio: la Necropoli dei Monterozzi. È pressoché impossibile recarsi in questa zona senza visitare il luogo che forse, più di tutti, racchiude l’immenso patrimonio degli etruschi. Stiamo parlando di oltre seimila tombe scavate nella roccia, in cui, in almeno duecento di esse, è possibile ammirare ancora oggi un cospicuo numero di affreschi perfettamente conservati, che rappresentano il più rilevate nucleo pittorico esistente di arte etrusca, nonché la più ampia testimonianza della pittura nel periodo che precede la nascita dell’impero romano.
Questa stupenda zona del Lazio offre piacevoli sorprese anche dal punto di vista gastronomico, accontentando quindi qualunque genere di turista. Come tante altre ricette deliziose appartenenti a realtà culinarie note per i loro piatti modesti, pensiamo ad esempio al chili o ai nachos, la cucina di Tarquinia presenta tra i suoi alimenti celebri alcuni dei piatti più semplici di tutta la gastronomia viterbese, come i cetrioli alla crema, ad esempio, o le fregnacce reatine.
Non mancano, ovviamente, gli spaghetti alla carbonara e la cacio e pepe, che rappresentano un po’ il fiore all’occhiello della cucina laziale in generale. Molto apprezzato è anche l’abbacchio alla cacciatora, perfetto per chi ama i secondi di carne leggeri e allo stesso tempo molto saporiti; è un piatto a base di agnello, preparato con un bicchiere di vino, aglio e rosmarino. E sempre per rimanere in tema di carne, un’altra peculiarità di questa zona è la coda alla vaccinara, un piatto accurato e reso particolarmente gustoso dallo stufato di sedano. E, ancora, il cosiddetto garofalato, ovvero il lardo del guanciale rosolato con pepe, sale, aglio, muscolo di bue e sfumato con vino bianco, pomodori, sale grosso e chiodi di garofano.
Da non perdere anche il tacchino all’arrabbiata, la stracciatella alla romana e la marinata al brandy, ottima soprattutto con carni bianche, immerse per ore nel brandy mischiato ad olio di oliva, sale, pepe, alloro e timo. Per quanto riguarda il pesce, invece, un piatto tipico da provare è il luccio alla bolsenese, rosolato in olio, aglio, sale, peperoncino ed evaporato con il vino; da gustare con pomodori e capperi.
Insomma, tra storia, archeologia e gastronomia sono davvero tantissime le esperienze che è possibile vivere quando si visita Tarquinia. Il nostro consiglio è quello di ottimizzare il tempo a disposizione per godere appieno sia dell’aspetto culturale che di quello più godereccio e mondano.