BAGNOREGIO – Gino Paoli e Daniele Rea a Bagnoregio il 5 agosto. Concerto sotto le stelle di piazzale Biondini, a partire dalle 21.30. Un’iniziativa del Comune di Bagnoregio che ha deciso di lasciare gratuito l’accesso allo spettacolo.
“Abbiamo voluto fare un regalo al territorio e ospitare a Bagnoregio uno dei cantautori più amati della musica italiana, con al fianco uno dei più grandi musicisti – così il sindaco Bigiotti -. Il 2018 si sta rivelando un anno straordinario per il nostro Comune. La crescita turistica si va consolidando, stiamo pianificando interventi importanti per coinvolgere nello sviluppo turistico anche il centro di Bagnoregio e stiamo studiando su come mettere in atto nuove buone pratiche. La cultura e l’intrattenimento sono per noi un valore aggiunto, per l’immagine e per la qualità della vita dei nostri cittadini”.
Si chiama ‘Due come noi che…’ il progetto musicale che Gino Paoli e Danilo Rea, stanno portando in giro per l’Italia. Una serie di concerti a base di voce e pianoforte che vede duettare insieme uno dei più grandi interpreti della canzone d’autore italiana e uno dei più lirici e creativi pianisti di oggi.
Uno spettacolo unico in cui il repertorio varia di serata in serata, veleggiando nel mare dell’improvvisazione grazie alle esperte mani di Rea e al desiderio di sperimentazione che da sempre accompagna Paoli. Ogni live si preannuncia quindi diverso e irripetibile, con una scaletta aperta che spazia tra i grandi classici nazionali e internazionali, gli indimenticabili successi di Paoli, e persino incursioni nella canzone d’autore napoletana. (agg. 27/06 ore 10.23) segue
Il rinnovato sodalizio. Gino Paoli e Danilo Rea rinnovano così il loro fortunato sodalizio artistico, già sperimentato con il progetto ‘Un incontro in Jazz’ e la pubblicazione degli album ‘Milestones’ e ‘Auditorium Recording Studio’.
Danilo Rea vanta una lunga esperienza nel jazz ma anche nel pop e nella musica d’autore, basti ricordare le collaborazioni con alcuni tra i più grandi jazzisti statunitensi come Chet Baker, Lee Konitz, John Scofield, Joe Lovano. Tra gli altri artisti con cui ha collaborato sul palco e negli studi di registrazione, Steve Grossman, Bob Berg, Michael Breker, Billy Cobam, Johnny Griffin, Phil Woods, Art Farmer, Dave Liebman, e molti altri. I suoi concerti di piano solo con le sue improvvisazioni, che spaziano su qualsiasi repertorio lo hanno portato ad esibirsi in tutto il mondo: oltre ad essere stato il primo jazzista ad avere un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia (nel 2003), nel 2006 è stato protagonista di un concerto memorabile al Guggenheim Museum di New York. Successivamente con ‘Concerto per Peggy’, in occasione del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, ha omaggiato Peggy Guggenheim con un recital pianistico che attraversa e celebra la musica classica americana della prima metà del secolo scorso. Nel 2009 si è esibito al Tetaro la Fenice di Venezia e ha chiuso la 68° stagione della Camerata Musicale Barese con un concerto al Teatro Petruzzelli. (agg. 27/06 ore 11)
Non solo jazz ma anche musica classica. Oltre al jazz prosegue anche un intenso rapporto anche con la musica classica, di cui ha già pubblicato diversi dischi di improvvisazione sulle arie liriche, grazie ai quali è arrivato ad aprire il festival di musica lirica internazionale ‘Festival del bel canto’ con il concerto ‘Belcanto Improvisations’. Recentemente ha inciso ‘Tributo a Fabrizio De André’, album pluripremiato ed eletto dalla critica disco dell’anno di solo piano.
Gino Paoli ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana. Originario di Monfalcone, è a Genova, dove si è trasferito da bambino, che l’artista – dopo aver fatto il facchino, il grafico pubblicitario e il pittore – debutta come cantante da balera, per poi formare una band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Quando la gloriosa casa discografica Ricordi, che aveva tenuto a battesimo Bellini e Donizetti, Verdi e Puccini, decise di estendere la propria attività alla musica leggera, scritturò questo cantante dalla strana voce miagolante, oggi riconosciuto come uno dei più grandi rappresentanti della musica leggera italiana degli anni sessanta e settanta. Ha scritto e interpretato brani quali ‘Il cielo in una stanza’, ‘La gatta’, ‘Senza fine’, ‘Sapore di sale’, ‘Una lunga storia d’amore’, ‘Quattro amici’. (agg. 27/06 ore 11.30)