La Tuscia al top in Italia per numero di imprese presenti in reti di impresa
VITERBO – Secondo i dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, elaborati da InfoCamere, oltre 1.200 realtà imprenditoriali della provincia di Viterbo si sono riunite in reti d’impresa. (agg. 26/10 ore 17.22) segue
TUSCIA AL TOP ITALIA. Con 32 imprese in rete ogni 1.000 registrate, prima in Italia, e 1.216 aderenti ad un contratto di rete, seconda solo a Roma, la provincia di Viterbo si posiziona al top in Italia nella speciale classifica delle imprese che hanno sottoscritto un contratto di rete.
È quanto emerge dai dati ufficiali del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, elaborati da InfoCamere, che tiene conto sia delle reti contratto che delle reti soggetto.
“Negli ultimi mesi – dichiara Domenico Merlani, presidente della Camera di Commercio Viterbo – si è registrato un grande fermento, stimolato anche dai bandi regionali, che ha visto protagoniste l’Ente camerale, le associazioni di categoria e le imprese dare ciascuno il proprio contributo per costituire realtà aggregative più solide e in grado di offrire vantaggi competitivi. Un cambio culturale importante per la nostra provincia, da sempre caratterizzata dalla presenza di piccole e micro imprese, ma che proprio nello spirito di aggregazione da tempo auspicato può trovare nuova linfa per lo sviluppo economico locale”.
A livello nazionale si contano, secondo i dati aggiornati ai primi giorni del mese di ottobre, 30.727 realtà sparse su tutto il territorio nazionale, nessuna provincia esclusa, riunite in 4.978 contratti. Tra i settori a maggiore vocazione per la collaborazione in rete, in termini assoluti il primato va all’agricoltura (con 5.647 imprese aderenti ad un contratto), seguita dal commercio (5.052) e dalle attività manifatturiere (4.939). In termini relativi, a scegliere più di altri il contratto di rete sono le imprese della sanità, con 29 imprese in rete ogni mille del settore (a fronte di una media nazionale di 5 imprese in rete ogni mille esistenti). Seguono quelle operanti nella fornitura di acqua, reti fognarie e gestione dei rifiuti (18 in rete ogni mille), nelle attività professionali scientifiche e tecniche (9,4), nei servizi di informazione e comunicazione e nelle attività manifatturiere (entrambe con 8,7 imprese in rete ogni mille).
A livello regionale, il Lazio è la prima regione italiana per numero di imprese che hanno stipulato un contratto di rete (8.208), seguita da Lombardia (3.268), Veneto (2.306) e Campania (2.278). In termini relativi, i più attratti dai vantaggi della collaborazione sono gli imprenditori del Friuli-Venezia Giulia (con 13,5 imprese in rete ogni mille con sede in regione). A seguire quelli di Lazio (12,5), Umbria (7,8) e Abruzzo (7,2). Tra le province, è Roma la capitale assoluta del fenomeno con 4.827 imprese firmatarie di un contratto di rete (il 15% del totale nazionale). A testimonianza del grande successo riscosso da questa formula nel Lazio, al secondo posto della classifica provinciale figura Viterbo, con 1.216 imprese in rete, seguita da Milano (1.140), Frosinone (1.035) e Salerno (924). Passando dai valori assoluti a quelli relativi, il Lazio colloca ben 4 province nei primi 4 posti: nell’ordine, Viterbo (32 imprese in rete ogni mille in provincia), Frosinone (21,5), Rieti (16) e Latina (15,3). A seguire Udine (14,2) e Gorizia (13,5). Delle quasi 5000 reti censite, il 48% è costituita in media da meno di quattro imprese, il 37% conta tra 4 e 9 imprese e il restante 15% annovera in media 10 o più imprese affiliate.(agg. 26/10 ore 18)
I DATI. I dati sono stati diffusi in occasione della nascita dell’Osservatorio sulle Reti d’Impresa frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, InfoCamere e RetImpresa. L’Osservatorio si propone di rafforzare la conoscenza delle aggregazioni e di monitorare l’andamento e i nuovi trend di un fenomeno che conta quasi 5.000 realtà per oltre 30.700 imprese coinvolte su tutto il territorio nazionale e che sta interessando sempre più ambiti strategici come la trasformazione digitale 4.0, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la promozione territoriale fino all’economia circolare.
Le attività di analisi porteranno all’elaborazione di un report annuale e alla realizzazione di specifiche indagini mirate, anche a supporto di auspicabili future azioni di policy finalizzate alla promozione dello strumento del contratto di rete e alla crescita organizzativa e dimensionale delle imprese, specie Pmi.
La Camera di Commercio Viterbo da tempo ha attivato lo Sportello Reti di Impresa: Federica Ghitarrari, tel. 0761.234435 – federica.ghitarrari@vt.camcom.it; Francesca Falcioni, tel. 0761.234492 – francesca.falcioni@vt.camcom.it (agg. 26/10 ore 19)