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    Speciale medicina
    5 Dicembre 2018
    Osteoporosi, patologia sottovalutata

    Ossa fragili che fanno ‘crack’ per colpa dell’osteoporosi. Malattia che in Italia si stima colpisca circa 4 milioni di persone, in maggioranza donne in post-menopausa. Per queste persone il rischio di fratture aumenta soprattutto se vengono tralasciate alcune indicazioni. Il 41,5% di chi soffre di questa malattia non ha ricevuto a seguito di una frattura alcun farmaco anti-osteoporotico. Dei pazienti trattati, l’83,6% ha ricevuto il supplemento di calcio o di vitamina D. Durante un periodo medio di osservazione dopo la frattura di circa 3 anni, è emerso che circa la metà (50,8%) dei pazienti trattati con farmaci anti-osteoporosi non ha aderito alla terapia. È quanto emerge da una ricerca di farmaco-economia realizzata da Clicon Health Economics and Outcomes Research presentata al congresso CosmoSenior di Rimini, promosso da Federanziani. Lo studio ha analizzato i database amministrativi di 5 Asl italiane, 3.475 pazienti di età uguale o superiore a 50 anni con diagnosi di osteoporosi che rispettavano i parametri inclusivi imposti dallo studio. Per evitare costi inutili e migliorare la salute e la qualità della vita delle persone in terza e quarta età, quelle più esposte alle fratture da fragilità ossea, è nato il progetto a livello nazionale ‘Fai la prima mossa. Cura le tue ossa’ la più grande iniziativa mai realizzata in Italia, che ha riunito 11 società scientifiche (di medicina generale e specialistiche), Federfarma, Anmar Onlus – Associazione nazionale malati reumatici Onlus e Senior Italia Federanziani, realizzata grazie al supporto incondizionato di Abiogen Pharma e Italfarmaco. «Le fratture osteoporotiche hanno importanti conseguenze, sia in termini di mortalità e disabilità motoria, con alti costi sanitari e sociali che rendono l’osteoporosi uno dei principali problemi di salute pubblica – ha spiega Luca Degli Esposti, economista, Clicon Health Economics and Outcomes Research – Le fratture sono correlate ad elevati costi sanitari diretti, specialmente quelli delle ospedalizzazioni. Dalla ricerca emerge un costo medio annuo per il Ssn di oltre 39 mila euro per i pazienti con diagnosi di osteoporosi non trattati, di poco meno di 11.500 euro per quelli trattati con i soli farmaci osteoporotici e di 7.200 euro per i pazienti trattati anche con supplementazione di calcio e vitamina D».