logo
    Notizie dalle aziende
    20 Dicembre 2018
    ''Costo del lavoro costante negli ultimi tre esercizi''

    di TONI MORETTI 

    CERVETERI – Claudio Ricci, amministratore unico della Multiservizi Caerite Spa, replica ad un articolo pubblicato sul nostro quotidiano che riportiamo integralmente:
    «Gentile direttore, intervengo sul suo giornale per replicare ad un articolo dello scorso 15 dicembre a firma Toni Moretti che contiene una serie di inesattezze che ledono fortemente l’immagine della Multiservizi. La tesi sostenuta da Moretti è contenuta nella chiosa finale del suo pezzo nel quale si afferma che «risanare un’azienda del Comune coi metodi del privato, e cioè sulle spalle delle maestranze, con lo spauracchio del ricatto e del licenziamento, non è l’esempio che un’Istituzione dovrebbe mostrare per l’affermazione del compimento dello Stato di Diritto». 
    Ricatti, licenziamenti e violazioni dei diritti sindacali sono accuse gravi che non trovano alcun riscontro non soltanto nei dati che più avanti le presenterò ma soprattutto nelle dichiarazioni dei sindacalisti delle farmacie che non sono stati interpellati dal giornalista e che ad oggi, nei numerosi incontri svolti con l’azienda, non hanno mai sollevato simili obiezioni. (agg. 20/12 ore 9.30) segue

    “MULTISERVIZI E’ UNA IMPRESA IN QUANTO SPA”. Lo “spauracchio” della Multiservizi come azienda che fa impresa è un’inesattezza smentita dal Codice Civile, in base al quale la Multiservizi è impresa in quanto Spa i cui profitti hanno una destinazione chiaramente sociale e non lucrativa, come dimostrano gli investimenti sulle farmacie o l’iniziativa della scorsa estate di donare le passerelle per disabili sulle spiagge comunali. Gli utili prodotti dalle farmacie hanno consentito, peraltro, di risanare le gravi perdite di centinaia di migliaia di euro accumulate nel passato e che, Moretti dovrebbe ben saperlo, sono state caricate sulle spalle dei cittadini di Cerveteri. Debiti che abbiamo in gran parte risanato arrivando, da due anni a questa parte, a realizzare oltre 500mila euro di utili annui. 
    L’articolo suddetto contiene altre gravi inesattezze numeriche, «conti della serva» confutabili con l’uso di una banale calcolatrice: si parla di trentamila euro all’anno risparmiati per cinque persone in meno, «in cinque anni ecco recuperati i due milioni». Trentamila per cinque dipendenti per cinque anni fa 750mila e non due milioni di euro. (agg. 20/12 ore 10)

    I BUONI PASTO. Quanto alla vicenda dei buoni pasto, anche qui si addebitano all’attuale gestione episodi del passato e si dimostra che l’articolo è stato scritto omettendo il recente accordo raggiunto con i sindacati che prevede un incremento progressivo dei buoni pasto fino al valore massimo di sette euro a partire dal primo gennaio 2020. 
    Per concludere, oltre a precisare che il costo del lavoro è rimasto costante negli ultimi tre esercizi e che il numero di ore di straordinario del personale delle farmacie nel 2018 è pari appena allo 0,5% del totale delle ore lavorate, confermo la piena disponibilità a qualunque confronto pubblico sul ruolo della Multiservizi e sulle funzioni delle farmacie sulle quali a partire dal 2019 organizzeremo degli incontri tematici aperti alla cittadinanza». (agg. 20/12 ore 10.30)