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    Speciale medicina
    16 Gennaio 2019
    Morbillo, malattia in calo: in Italia solo il 20% dell’Ue

    L’Italia è terza in Europa per numero di casi di morbillo registrati fra il 1 dicembre 2017 e il 30 novembre 2018. Un anno in cui, nel vecchio continente, si sono verificate 12.790 infezioni, di cui 2.921 in Francia, 2.634 in Grecia e, appunto, 2.548 lungo tutto lo Stivale, pari al 20% del totale. Lo rileva un report dell’European Center for Diseases Prevention and Control (Ecdc) che, rispetto al periodo precedentemente analizzato (dicembre 2016-novembre 2017) vede il nostro Paese perdere, per fortuna, una posizione quanto a Nazione con più casi di morbillo: nell’ultima rilevazione non solo erano 4.985 (circa il doppio), ma in percentuale rappresentavano il 35% di tutte le infezioni in Europa, e l’Italia era seconda solo alla Romania. Dei 12.715 nuovi casi di cui si conosce l’età, 3.810 (il 30%) erano bambini sotto i 5 anni di età e 6.539 (il 51%) sopra i 15 anni. L’età più colpita è quella dei piccoli al di sotto di un anno (280 casi per milione di abitanti) e 1–4 anni (112,5 casi per milione). La percentuale di casi in cui il paziente non era vaccinato è più alta tra i bambini al di sotto di un anno (1.367 di 1.446 casi, il 95%), troppo piccoli per aver ricevuto la prima dose iniezione e ancora protetti solo dall’immunità di gregge. Tra i 2.364 casi fra 1 e 4 anni, 1.853 (il 78%) non erano vaccinati mentre 349 (il 15%) erano stati vaccinati con una dose di vaccino. Il morbillo – evidenzia l’Ecdc – continua a diffondersi in tutta Europa perché la copertura vaccinale in molti Paesi non è ottimale. L’Italia si piazza fra i Paesi come una copertura che varia fra l’85 e il 94%. La soglia raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità è del 95%. L’Ecdc riporta anche nello specifico i casi di morbillo di novembre 2018: sono 385 riportati da 16 Stati, mentre in 13 Paesi la malattia non si è registrata. Polonia, Francia, Italia, Uk e Portogallo hanno il maggior numero di casi, rispettivamente 74, 60, 51, 22 e 21.