logo
    Speciale medicina
    30 Gennaio 2019
    Donne, passione per i fritti aumenta i rischi letali

    Occhio alla passione per i fritti. Il consumo regolare di questi cibi sarebbe infatti collegato a un aumentato rischio di morte per qualsiasi causa e di quella cardiovascolare tra le donne in post-menopausa. E’ quanto emerge da uno studio statunitense pubblicata su ‘Bmj’. Una dieta ricca di piatti come pollo e pesce (o molluschi) fritti, è associata a un più alto rischio di morte correlata a problemi al cuore, in particolare tra le donne di 50-65 anni. I ricercatori suggeriscono, dunque, che la riduzione del consumo di cibi fritti, in particolare di pollo e pesce ‘dorati’, potrebbe avere un impatto positivo sulla salute pubblica. Fino a un terzo degli adulti negli Usa mangia fritti ogni giorno. Per valutare meglio l’impatto di questa scelta alimentare sulla salute, i ricercatori hanno utilizzato i dati di 106.966 donne tra 50 e 79 anni, arruolate nella Women’s Health Initiative tra il 1993 e il 1998 e che sono state seguite fino a febbraio 2017. Durante questo periodo si sono verificati 31.588 decessi, inclusi 9.320 dovuti a problemi cuore, 8.358 morti per cancro e 13.880 per altre cause. I ricercatori hanno esaminato il consumo totale e specifico di diversi cibi fritti, tra cui pollo, pesce, sandwich di pesce e molluschi fritti (gamberetti e ostriche), ma anche patatine, tortilla e tacos. Dopo aver preso in considerazione fattori come lo stile di vita, la qualità generale della dieta, il livello di istruzione e il reddito, i ricercatori hanno scoperto che mangiare regolarmente cibi fritti è associato a un aumentato rischio di morte per qualsiasi causa e, in particolare, a motivi cardiaci. Le donne che mangiano una o più porzioni al giorno di fritti corrono un rischio maggiore dell’8% rispetto alle altre. In particolare, una o più porzioni di pollo fritto al giorno è legata a un rischio di morte del 13% più elevato per qualsiasi causa e al 12% in più di morte correlata al cuore rispetto a chi non ne mangia. Allo stesso modo, una o più porzioni di pesce fritto al giorno comporta un aumento del rischio di morte per qualsiasi causa del 7%, che sale al 13% nel caso delle morti cardiovascolari. «Abbiamo identificato un fattore di rischio per la mortalità cardiovascolare che è facilmente modificabile dallo stile di vita», concludono i ricercatori.