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    Politica
    13 Maggio 2019
    Promesse disattese, il Pd fa le pulci alla giunta Cozzolino

    CIVITAVECCHIA – «Continuiamo la nostra analisi per informare i cittadini sulla attuazione (mancata) del programma elettorale dell’amministrazione 5 Stelle a guida Cozzolino». Inizia così una lunga nota del gruppo consiliare del Pd formato da Marco Piendibene, Marco Di Gennaro e Paola Rita Stella. Nel 2014 i pentastellati scrivevano: «Concretizzare in tempi brevi la riapertura del mercato cittadino». I dem puntano il dito contro i Cinque stelle: «Alcune delle parti ristrutturate si sono già ammalorate mentre mancano ancora le superfetazioni e le tanto sbandierate ristrutturazioni di piazza Regina Margherita e piazza XXIV maggio». Il gruppo consiliare del Pd sottolinea poi la mancata «Riqualificazione e completamento dei servizi in periferia» o l’abbandono della zona industriale che nel programma doveva essere resa «maggiormente appetibile manutenendone viabilità e aree a verde». I dem poi parlano del passaggio in cui si prometteva di cercare di «salvare Hcs dal fallimento» passando dai capisaldi come «la fusione con Civitavecchia Infrastrutture per rafforzarne il patrimonio». I dem ricordano «che la società Civitavecchia Infrastrutture, proprietaria di parte degli immobili che i 5 stelle hanno conferito alla Sgr, nonostante fosse in attivo, è stata prima messa in liquidazione e poi dichiarata fallita. Gli stessi Revisori dei conti già nella relazione sul rendiconto 2017 invitavano il Sindaco ‘‘a valutare le eventuali azioni da porre in essere al fine di individuare profili di responsabilità nella gestione della società che possono aver condotto alla situazione di dissesto finanziario’’. Nonostante queste raccomandazioni, per ben due anni l’amministrazione ha fatto orecchie da mercante. Solo dietro ad una nostra tenace insistenza e grazie al decisivo ruolo svolto dalla segretaria generale del Comune – concludono i dem – è stata avviata l’azione di responsabilità che i 5 stelle avevano in ogni modo cercato di evitare alla faccia della trasparenza».