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    Speciale medicina
    4 Giugno 2019
    Un malato su quattro senza radioterapia

    Si è svolto a Milano il ‘Radiotherapy Day’. Un convegno promosso da Estro (European Society for Radiotherapy & Oncology) per sensibilizzare sull’utilizzo della radioterapia nella lotta ai tumori. All’incontro è stato presentato il decalogo ‘Conosciamo la radioterapia’, stilato da Estro ed Estro Cancer Foundation con l’obiettivo di migliorare la conoscenza sul tema. Oggi, spiega infatti Umberto Ricardi, presidente di Estro, «almeno una persona su 4 che dovrebbe beneficiare di un trattamento radioterapico non lo riceve. Se entro il 2035 l’accesso alla radioterapia potesse essere garantito a tutti quei pazienti affetti da cancro per cui il trattamento è indicato, si salverebbero ogni anno almeno 1 milione di vite nel mondo». All’evento milanese hanno partecipato le principali associazioni di pazienti oncologici (Favo, Europa Donna, Europa Uomo e Vivere senza stomaco), gli esperti di Estro, Airo (Associazione italiana di radioterapia e oncologia clinica), Aitro (Associazione italiana tecnici sanitari di radioterapia e fisica sanitaria), Aifm (Associazione italiana di fisica medica) e Aiocc (Associazione italiana di oncologica cervico cefalica), assieme ai rappresentanti delle istituzioni locali (Emanuele Monti, presidente Commissione Sanità della Regione Lombardia). Sono 10 i punti evidenziati nel manifesto, firmato e discusso dagli esperti di Estro che hanno sottolineato l’opportunità e la necessità di sostenere l’approccio radioterapico, sfatando al contempo i falsi miti che possono creare resistenze all’impiego del trattamento. La radioterapia – hanno sottolineato gli specialisti – è un trattamento antitumorale sicuro ed estremamente efficace, che utilizza radiazioni ionizzanti, prevalentemente raggi X ad alta energia. Un campo della medicina in rapidissima evoluzione, non solo perché trova sempre nuove indicazioni terapeutiche, ma anche grazie all’introduzione di tecnologie sempre più avanzate che consentono di assicurare un migliore controllo della malattia e di ridurre o minimizzare il rischio di effetti avversi.