CANINO – Il Codacons si appresta a lanciare una class action contro gli organizzatori dello spettacolo di Ascanio Celestini al museo archeologico di Vulci, alla quale potranno partecipare «sia gli spettatori regolarmente in possesso del biglietto – spiega l’associazione – ma rimasti fuori, che i più fortunati che sono riusciti ad entrare, ma solo dopo ore di fila sfociate in fenomeni che rasentavano la rissa, con urla di proteste contro un’organizzazione fantasma che non è intervenuta per placare gli animi degli spettatori e spiegare quello che stava accadendo».
«Sarà la Procura della Repubblica ad indagare e spiegare come mai centinaia di persone, – si legge in una nota del Codacons Lazio – anche in possesso di biglietti acquistati da tempo, sono rimaste prima in fila e poi fuori dal Museo Archeologico di Vulci.
Anche il quotidiano nazionale “La Repubblica” aveva pubblicizzato lo spettacolo, non avvertendo però della impossibilità di accedere». Intanto dal Codacons auspicano che «il Comune intervenga per bloccare la concessione alla gestione del Museo a soggetti inidonei, che con la loro incapacità ledono l’immagine di Vulci e del Museo stesso».
Cronaca
19 Agosto 2019
In centinaia senza poter vedere lo spettacolo di Ascanio Celestini