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    Notizie dalle aziende
    10 Marzo 2020
    Bollette energetiche sempre più salate, come rimediare?

    Tra le spese che ogni famiglia sostiene ogni anno, quelle relative alle utenze domestiche sono senza ombra di dubbio quelle che pesano maggiormente. E a rendere la situazione più complicata ci sono i continui aumenti, che mettono ancora più alla prova le capacità gestionali dei cittadini tricolori.
    Vediamo quindi nel dettaglio quali sono le regioni che registrano i consumi più alti, cercando di comprendere anche quali sono le vie percorribili per chi desidera risparmiare su queste importanti voci di spesa.

    I dati di settore su consumi e aumenti – Nel panorama nazionale, a livello geografico si ha una situazione piuttosto discontinua riguardo ai consumi energetici. Le tre regioni che presentano i maggiori consumi sono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, che complessivamente arrivano a consumare ben 120 miliardi di kWh all’anno, ossia quasi la metà dei consumi totali dell’intera Penisola. Prendendo in considerazione i dati relativi al Lazio, invece, il consumo annuo arriva a circa 20 miliardi di kWh.
    Per quanto riguarda le bollette, l’ENEA ha evidenziato in un’analisi che, nonostante il calo dei prezzi della materia prima (-30% circa negli ultimi 6 anni), gli importi in bolletta sono comunque cresciuti senza sosta, a causa dell’incremento delle spese di gestione, trasporto e oneri di sistema. I continui rincari in bolletta mettono sempre più alla prova le capacità di risparmio dei nuclei familiari in Italia; basti pensare che nell’arco di un solo decennio, precisamente nel periodo compreso tra il 2009 e il 2019, le bollette energetiche sono aumentate del 23%.

    Ridurre i costi in bolletta: come fare? – In un contesto di questo tipo diventa fondamentale cercare di ridurre al minimo gli sprechi e ottimizzare i consumi che avvengono quotidianamente in casa, e farlo non è poi così complicato come potrebbe sembrare. Prima di tutto è il caso di approfittare dell’imminente passaggio al mercato libero di luce e gas, informandosi prima a dovere su guide come quella di Acea e poi attivando l’offerta energetica che più si addice alle proprie abitudini di consumo. È importante poi sostituire i dispositivi e gli elettrodomestici molto datati con quelli di classe A+++, in quanto hanno delle medie di consumo più alte che possono pesare non poco sulle bollette di ogni famiglia. Un’altra valida via d’uscita è quella della domotica, che consente un monitoraggio efficace dei consumi degli impianti di riscaldamento e dei singoli elettrodomestici presenti in casa, oltre a un’autoregolazione che permette di tagliare drasticamente i consumi superflui.

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