Tra le spese che ogni famiglia sostiene ogni anno, quelle relative alle utenze domestiche sono senza ombra di dubbio quelle che pesano maggiormente. E a rendere la situazione più complicata ci sono i continui aumenti, che mettono ancora più alla prova le capacità gestionali dei cittadini tricolori.
Vediamo quindi nel dettaglio quali sono le regioni che registrano i consumi più alti, cercando di comprendere anche quali sono le vie percorribili per chi desidera risparmiare su queste importanti voci di spesa.
I dati di settore su consumi e aumenti – Nel panorama nazionale, a livello geografico si ha una situazione piuttosto discontinua riguardo ai consumi energetici. Le tre regioni che presentano i maggiori consumi sono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, che complessivamente arrivano a consumare ben 120 miliardi di kWh all’anno, ossia quasi la metà dei consumi totali dell’intera Penisola. Prendendo in considerazione i dati relativi al Lazio, invece, il consumo annuo arriva a circa 20 miliardi di kWh.
Per quanto riguarda le bollette, l’ENEA ha evidenziato in un’analisi che, nonostante il calo dei prezzi della materia prima (-30% circa negli ultimi 6 anni), gli importi in bolletta sono comunque cresciuti senza sosta, a causa dell’incremento delle spese di gestione, trasporto e oneri di sistema. I continui rincari in bolletta mettono sempre più alla prova le capacità di risparmio dei nuclei familiari in Italia; basti pensare che nell’arco di un solo decennio, precisamente nel periodo compreso tra il 2009 e il 2019, le bollette energetiche sono aumentate del 23%.
Ridurre i costi in bolletta: come fare? – In un contesto di questo tipo diventa fondamentale cercare di ridurre al minimo gli sprechi e ottimizzare i consumi che avvengono quotidianamente in casa, e farlo non è poi così complicato come potrebbe sembrare. Prima di tutto è il caso di approfittare dell’imminente passaggio al mercato libero di luce e gas, informandosi prima a dovere su guide come quella di Acea e poi attivando l’offerta energetica che più si addice alle proprie abitudini di consumo. È importante poi sostituire i dispositivi e gli elettrodomestici molto datati con quelli di classe A+++, in quanto hanno delle medie di consumo più alte che possono pesare non poco sulle bollette di ogni famiglia. Un’altra valida via d’uscita è quella della domotica, che consente un monitoraggio efficace dei consumi degli impianti di riscaldamento e dei singoli elettrodomestici presenti in casa, oltre a un’autoregolazione che permette di tagliare drasticamente i consumi superflui.