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    Cronaca
    13 Marzo 2020
    Coronavirus, quattro nuovi casi nella Tuscia

    VITERBO – Sono 4 i nuovi casi accertati di positività al COVID-19 comunicati, nella giornata di oggi, dal Policlinico Gemelli alla Asl di Viterbo. Le quattro persone presentano tutte un legame di parentela con i casi precedentemente comunicati, sono già da giorni in isolamento domiciliare fiduciario, presentano quindi un chiaro link epidemiologico e, al momento, stanno trascorrendo il decorso della patologia nella loro abitazione. Nessuna di queste è un operatore sanitario.

    In totale i casi accertati al COVID-19, residenti o domiciliati nella Tuscia, salgono a 20. 

    Tra ieri e questa mattina, inoltre, grazie alla Regione Lazio e agli operatori della Protezione Civile, sono state installate due tende pre triage presso i pronto soccorso degli ospedali di Tarquinia e di Civita Castellana. Al pronto soccorso di Belcolle, la tenda pre triage, già precedentemente installata, sempre grazie all’intervento della Protezione civile, è stata collocata in una postazione nuova, direttamente in collegamento con i percorsi, già operativi nella struttura, dedicati all’accoglienza delle persone con problemi respiratori, in un’ottica di sicurezza e di protezione per i cittadini e per gli operatori.

    La Asl di Viterbo ha istituito il servizio di counseling telefonico “Filo diretto con l’ostetrica”, attivo 24 ore su 24, dal lunedì alla domenica, per ridurre gli accessi impropri delle donne in gravidanza e in puerperio presso il pronto soccorso, il punto nascita e la rete consultoriale. I recapiti telefonici che possono essere utilizzati sono il 3499074384, dalle ore 8 alle ore 20, e il 3499070374, dalle 20 alle 8. Inoltre, al fine di rispettare le indicazioni ministeriali e regionali, sono sospesi i corsi di accompagnamento alla nascita, i gruppi di mutuo auto aiuto per la protezione e il supporto dell’allattamento al seno, gli incontri per la disostruzione delle vie aeree in età pediatrica;

     Nelle more di ulteriori indicazioni da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), i piani terapeutici che hanno una data di scadenza tra il primo marzo e il 30 maggio, sono rinnovati automaticamente per tre mesi. I medici di medicina generale, con i quali la Asl è in constante e continuo contatto, sulla base del monitoraggio delle condizioni cliniche dei loro assistiti, possono, comunque, attivare gli specialisti aziendali, in caso di necessità di modifica del piano terapeutico.