Viene sperimentato in 12 centri italiani l’antivirale remdesivir di Gilead. Ne dà notizia l’azienda, annunciando i vari impegni contro Covid-19, fra cui una donazione di 1,5 milioni di euro alla Protezione civile e di 500 mila euro per progetti delle associazioni che assistono le popolazioni più fragili. Negli anni scorsi l’azienda aveva messo a punto remdesivir “per trattare originariamente Ebola e successivamente Sars e Mers, altre tipologie di coronavirus che avevano colpito alcuni Paesi asiatici. I risultati erano stati promettenti in test di laboratorio e nei successivi limitati test sull’uomo. Mentre stiamo ancora conducendo ricerche cliniche per verificarne efficacia e sicurezza nel Covid-19”, in virtù di questi primi risultati “alcune centinaia di trattamenti sono stati forniti da Gilead in tutto il mondo gratuitamente in ‘uso compassionevole individuale’ per i pazienti Covid-19”. La molecola sta seguendo il corso degli studi clinici di fase 3 per raccogliere dati su efficacia e sicurezza. “Per gli studi in corso sono stati individuati e selezionati da Aifa 12 centri in tutta Italia con il maggior numero di pazienti. I dati raccolti serviranno a far avanzare le conoscenze scientifiche non solo su efficacia e sicurezza di questa molecola, ma più in generale sul virus. Sono in corso ulteriori studi in collaborazione con enti come l’Oms e il National Institute of Allergic and Infectious Diseases (Niaid) statunitense”. Sia per gli studi indipendenti che per gli studi promossi da Gilead “il farmaco alle strutture arriva gratuitamente”. In questo momento “stiamo attivando un programma di uso compassionevole ‘di accesso allargato’, che prevede un iter più veloce rispetto all’uso compassionevole su base individuale. Tale programma è in fase di finalizzazione in collaborazione con Aifa e con il ministero della Salute”, aggiunge Gilead.
Speciale medicina
1 Aprile 2020
Antivirale sperimentato in 12 centri