“Adottare provvedimenti per contrastare e sanzionare ogni pratica promozionale che, approfittando del diffuso timore e dell’incertezza di un popolo già vittima di una gravissima emergenza sanitaria, si traduca in espressioni di pubblicità ingannevole e sovraesposizione mediatica a danno di tutti operatori sanitari che, non senza un pesante sacrificio di vite umane, si stanno prodigando per la salute dei cittadini”. E’ quanto chiede la Federazione italiana delle società scientifiche della ospedalità privata accreditata (Fisopa) che ha inviato una lettera al presidente della Repubblica e presidente del Consiglio superiore della magistratura Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte, al ministro della Salute Roberto Speranza, al presidente della Fnomceo Filippo Anelli. “Si rileva nella rete, ma anche sulla carta stampata – si legge – un incremento di messaggi promozionali, attraverso i quali i familiari di coloro che sono deceduti per coronavirus sono inviati a prenotare consulenze legali gratuite, volte all’avvio di cause risarcitorie nei confronti degli operatori e delle stesse organizzazioni sanitarie oggi impegnate nella gestione di una emergenza sanitaria senza precedenti per gravità ed estensione. Tali comportamenti speculativi, che si traducono nella ricerca di facili guadagni nelle pieghe della più drammatica delle crisi che hanno afflitto il nostro Paese sin dal dopoguerra – denuncia la Federazione – tradiscono gli ideali di lealtà, onore e diligenza ai quali la professione forense si ispira, ed integrano gravissime violazioni dei divieti di ricorrere ad informazioni ingannevoli, suggestive, comparative e comunque non improntate a correttezza”. Da qui la richiesta alle istituzioni di intervenire “a tutela della collettività, del prestigio professionale dell’Avvocatura, e del personale medico, infermieristico e paramedico” che sta pagando sulla propria pelle, e con la propria vita, “operando in condizioni spesso estreme, e dando dimostrazione di grande coraggio, professionalità e umanità”.
Speciale medicina
8 Aprile 2020
Fisopa: "Coronavirus, no alle speculazioni"