Il Gruppo Servier in Italia, società farmaceutica internazionale indipendente e governata da una Fondazione, scende in campo per dare il proprio contributo alla grave emergenza sanitaria che il mondo intero sta combattendo contro il coronavirus: una donazione di 300.000 euro destinata a sostenere la Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale da distribuire ai medici di famiglia impegnati sul territorio nazionale, grazie anche alla campagna promossa da CittadinanzAttiva. Strumenti indispensabili, ma al momento carenti – si legge in una nota del Gruppo – per garantire la protezione in primis dei medici nella loro attività di assistenza quotidiana, ma anche dei pazienti e dei soggetti più fragili che necessitano di visite a domicilio. Una parte consistente della donazione verrà poi devoluta alla Protezione civile per alimentare il nuovo fondo dedicato ai familiari dei sanitari deceduti per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Si aggiunge alla donazione dell’azienda anche il contributo proveniente dalla generosità e sensibilità dei dipendenti attraverso una raccolta fondi ad hoc. Un impegno a tutto tondo quello del Gruppo Servier in Italia che, in questo momento molto delicato e caratterizzato da incertezza e confusione, ha deciso di sostenere anche Senior Italia FederAnziani, la Federazione della terza età che sta mettendo in campo diverse iniziative per aiutare gli anziani e le fasce più vulnerabili della popolazione ad affrontare questa emergenza sanitaria e sociale. In particolare, il sostegno si è concretizzato con il supporto a due iniziative: ‘Come difendersi dal coronavirus’ – un vademecum per aiutare gli over 65 a difendersi da truffe, bufale a altri rischi in agguato tra le tante e confuse informazioni che stanno circolando – ed ‘Emergenza solitudine, un numero verde per il supporto psicologico agli anziani soli, in collaborazione con Windtre e la Società italiana di psicologia dell’emergenza (Sipem).
Speciale medicina
17 Aprile 2020
Servier, 300mila euro per medici e Prociv