Parte la fase 2, la vita gradualmente si rimette in moto, ma fuori da casa non c’è più ciò che avevamo lasciato due mesi fa ma una realtà diversa e per tutti nuova. E su molti italiani è in agguato la “‘sindrome del guardiano del faro’, quel personaggio un po’ romanzato, che vive per mesi isolato dal mondo, non più abituato a relazioni sociali e capace di controllare tutto dal suo punto di osservazione”. Ecco, “ora siamo diventati tutti guardiani del faro che – spiega all’Adnkronos Salute David Lazzari, presidente nazionale dell’Ordine degli psicologi – una volta usciti dall’isolamento sono combattuti tra il desiderio di libertà e di ritrovare i propri contatti e la paura del ‘fuori’, un ‘fuori’ diverso perché minacciato da un virus”. “Molte persone – osserva Lazzari – hanno vissuto la permanenza in casa come una reclusione anziché come una protezione. Ci siamo abituati a stare in casa perché l’uomo si adatta a tutto, isolamento compreso, e adesso riuscire fa paura, ci crea ansia e angoscia rispetto al messaggio che ci viene dato, cioè che fuori c’è un virus. E quello che prima era il quotidiano oggi ci appare estraneo e minaccioso, dunque ci sentiamo più fragili e diffidenti verso gli altri che rappresentano comunque una potenziale minaccia di contagio”. Da qui la ‘sindrome del guardiano del faro’. Come superarla? “Quello che può proteggerci – afferma – è trovare dentro di noi un senso di equilibrio. Dobbiamo sviluppare una capacità di controllo nelle diverse situazioni in maniera nuova, in quanto ci viene chiesto di comportarci e relazionarci con un atteggiamento diverso dal passato. Perché non si è chiusa una parentesi e si torna al ‘tutto come prima’, se così fosse sarebbe tutto più facile. Questa situazione diversa ci fa paura e ci chiede di riorganizzarci mentalmente”. Dunque “da quella sensazione di tempo ‘sospeso’, sperando sia stato tempo ‘ritrovato’ – conclude Lazzari – dobbiamo passare a sentire un tempo ‘diverso’, che dobbiamo imparare a vivere riorganizzandoci psicologicamente, creando nuove abitudini e nuovi comportamenti. La sfida ora è questa”.
Speciale medicina
6 Maggio 2020
Partita la Fase 2, gli psicologi mettono in guardia
“Sindrome da guardiano del faro in agguato”