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    Amministrazione
    7 Maggio 2020
    “RM Child-Health” il progetto Unicef per la salute dei bambini vulnerabili

    “La recente emergenza sanitaria – osserva il Presidente UNICEF Italia Francesco Samengo – ci ha messo di fronte a nuove sfide che hanno richiesto un riadattamento del lavoro del Programma  dell’UNICEF in Italia a sostegno dei bambini e giovani migranti e rifugiati. Per rispondere ai bisogni legati all’emergenza sanitaria, l’UNICEF sta diffondendo informative multi-lingua per i giovani migranti e rifugiati in Italia, al fine di fornire in modo tempestivo informazioni aggiornate su meccanismi di prevenzione della malattia, gestione dello stress, consulenza legale e supporto psico-sociale sia ai minori e giovani migranti e rifugiati nel sistema di accoglienza sia ai minori in affido, alle famiglie affidatarie, ai tutori volontari, ai mediatori culturali. Sta continuando a garantire supporto sanitario anche attraverso screening medici, distribuzione di kit d’igiene per coloro che si trovano fuori dal sistema di accoglienza, che vivono nelle stazioni e negli insediamenti informali o in transito”.

    Il progetto ‘RM Child-Health’ aiuterà a migliorare la salute dei bambini rifugiati e migranti aumentando il loro accesso alle vaccinazioni salvavita, al supporto alla salute mentale e psicosociale, alle attività di prevenzione e risposta alla violenza di genere, nonché all’assistenza sanitaria materna e neonatale e al supporto nutrizionale. Saranno creati e condivisi materiali informativi sui rischi e i servizi legati alla salute disponibili per le popolazioni rifugiate e migranti. Saranno impiegati interpreti medici e mediatori culturali per sostenere la comunicazione tra i bambini, le famiglie e gli operatori sanitari.

    Nell’ambito del Programma dell’Unione Europea per la Salute, la Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare si è impegnata a sostenere il lavoro dell’UNICEF per garantire ai bambini rifugiati e migranti e alle loro famiglie l’accesso ad una assistenza sanitaria di qualità e a informazioni sanitarie accurate in Bulgaria, Grecia, Italia, Spagna, Bosnia-Erzegovina e Serbia. I bambini rifugiati e migranti e le loro famiglie corrono spesso maggiori rischi per la salute e devono affrontare una serie di ostacoli per accedere a un’assistenza sanitaria di qualità. Molti bambini e famiglie vivono anche con gravi difficoltà emotive dovute al trauma del fuggire da casa, intraprendere viaggi pericolosi e subire abusi e sfruttamento, compresa la violenza sessuale e di genere. La pandemia globale di COVID-19 aggrava ulteriormente queste sfide sanitarie.

    “Con la pandemia in corso, – evidenzia il Direttore regionale per l’Europa e l’Asia centrale e Coordinatore speciale dell’UNICEF per la risposta ai rifugiati e ai migranti in Europa, Afshan Khan – proteggere il diritto di ogni bambino e adulto all’assistenza sanitaria e a un’informazione accurata sulla salute è fondamentale. Questa collaborazione con il Programma dell’UE per la Salute contribuirà a garantire ai bambini rifugiati e migranti più vulnerabili un migliore accesso ai servizi sanitari di base, al sostegno psicosociale e ai servizi di prevenzione e risposta alla violenza”.

    Il progetto “RM Child-Health” sosterrà anche programmi di formazione in modo che gli operatori sanitari in prima linea possano rispondere meglio alle esigenze specifiche dei bambini rifugiati e migranti e delle loro famiglie. Parallelamente, le autorità sanitarie nazionali beneficeranno di un supporto tecnico per sviluppare, aggiornare e migliorare l’attuazione delle politiche sanitarie e affrontare gli ostacoli nei sistemi sanitari nazionali che attualmente impediscono ai bambini rifugiati e migranti di accedere ai servizi.