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    Amministrazione
    9 Maggio 2020
    L'associazione espone una serie di proposte per dare respiro alla categoria
    Confcommercio: “La riduzione della Tari del 15% non è sufficiente”
    Tra le varie misure un aumento gratuito del 30% del suolo pubblico già occupato e autorizzato

    «La riduzione della Tari del 15% non è sufficiente ed è lontana dalle richieste proposte del presidente Graziano Luciani». Lo scrive la Confcommercio Civitavecchia all’indomani dell’approvazione del nuovo regolamento. L’associazione chiede l’esenzione per tutte le attività produttive fino a tutto il 2021 di Imu, Tari, Tasi, Cip, Cosap, contributo di soggiorno e canoni mercatali. Inoltre Confcommercio chiede l’aumento gratuito «del 30% del suolo pubblico – scrivono – già occupato ed autorizzato per far recuperare ai pubblici esercizi i coperti persi per effetto delle distanze rese necessarie ai fini della sicurezza» e la sospensione per tutto il 2020 dei canoni di locazione di immobili comunali in uso ad attività produttive. Inoltre viene richiesta l’istituzione di un fondo di solidarietà comunale in favore delle attività chiuse a seguito dei provvedimenti governativi, da destinare a liquidità necessaria al pagamento delle spese correnti. Infine Confcommercio chiede la «proroga dei termini di presentazione delle offerte relative a procedure di gara e-o competitive, riferite alla realizzazione di lavori e opere, all’acquisizione di beni e servizi a qualunque titolo, con scadenze coincidenti con la durata del periodo emergenziale, in misura congrua ed al fine di garantire la massima partecipazione degli operatori economici». In conclusione un appello all’amministrazione di farsi «parte diligente nei confronti della Regione Lazio per sospendere, per tutto il 2020, la disciplina relativa a vendite promozionali e vendite di fine stagione, con sostanziale liberalizzazione delle stesse durante il periodo di sospensione».