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    Cronaca
    14 Maggio 2020
    Santa Marinella vicina alla famiglia di Marco Vannini
    Il sindaco Pietro Tidei e il consiglio comunale donano a mamma Marina e a papà Valerio una maiolica raffigurante il giovane Marco

    CERVETERI – Una maiolica con la foto di Marco al mare con un polpo in mano. È il regalo che la città di Santa Marinella ha voluto donare a mamma Marina e a papà Valerio per dimostrare la sua solidarietà a due genitori che da ben cinque anni si battono per chiedere giustizia e verità per la morte di Marco. «La persistenza di questi genitori, di questa madre coraggiosa – ha detto il sindaco della Perla del Tirreno, Pietro Tidei – ha contributo a riaprire un caso che era stato chiuso». «Abbiamo voluto esprimere, come Comune confinante, la solidarietà di tutto il Consiglio comunale e della popolazione di Santa Marinella a questi genitori che cercano disperatamente la verità. Oggi credo che grazie al valore della giustizia – ha proseguito il primo cittadino – e alla tenacia della madre, il caso sia stato riaperto». E per farlo il Comune ha voluto regalare loro una maiolica con raffigurato Marco al mare, a Santa Marinella, dove andava a pescare. «Amava molto queste spiagge», ha proseguito Tidei. Una foto quella raffigurata tra le preferite di mamma Marina perché «racchiude la bellezza di Marco, il mare, il suo amore per la pesca subacquea». Un regalo che arriva in un giorno particolare: quello dell’anniversario di matrimonio di Marina e Valerio. «Marco ci ha voluto fare questo dono» ha commentato mamma Marina. Un dono in un giorno speciale. Proprio come capitato anche in altre occasioni. Basti ricordare il giorno del compleanno di Marco o la festa della mamma. Ricorrenze in cui l’amore di migliaia di italiani che insieme a questi due genitori hanno lottato sin dal primo giorno, per dare giustizia e verità a Marco, non è mai mancato. Un affetto che i genitori di Marco Vannini hanno sempre sentito intorno a loro e per il quale ringraziano oggi come ieri la collettività. «La gente ci vuole bene, ci sta vicino – ha continuato mamma Marina – È un messaggio forte». E lo è ancora di più ora che tra qualche giorno ricorrerà l’anniversario per la morte del 20enne di Cerveteri. Era la notte tra il 17 e il 18 maggio di cinque anni fa, quando Marco venne ucciso da un colpo di pistola mentre si trovava a Ladispoli, a casa della sua fidanzata, Martina Ciontoli. A sparare il colpo d’arma da fuoco, il padre di lei. Cinque anni, ma per mamma Marina, grazie alla solidarietà, all’amore, alla vicinanza della gente, è come se fosse successo ieri. Perché Marco da quella tragica notte è diventato il figlio, il fratello, il nipote, di migliaia di italiani. E Marina e Valerio i genitori di tutti. Una grande famiglia, che non ha mai fatto mancare il suo sostegno e il suo amore a due genitori che non chiedono altro che verità e giustizia per Marco Vannini.