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    Scuola e Università
    29 Maggio 2020
    Presentazione di un elaborato fatto in casa e illustrazione dello stesso in videoconferenza ma senza domande extra
    L’esame di terza media non convince Agresti
    Dubbi anche sui promossi di prima: «Il 10/15% supererà l’anno con gravissime insufficienze»

    LADISPOLI – Mentre migliaia di maturandi si preparano ad affrontare per la prima volta nella storia un esame di maturità certamente fuori dai canoni, anche in terza media docenti e studenti si preparano a mettere un punto all’anno scolastico. Anche se le modalità con le quali i ragazzi saluteranno le scuole inferiori non piacciano molto. A puntare i riflettori sui metodi illustrati dal Governo è il dirigente scolastico Riccardo Agresti. Per superare l’anno e aggiudicarsi così l’ingresso alle superiori, ai ragazzi basterà semplicemente presentare un elaborato, da inviare in formato elettrico ai docenti per poi sostenere un colloquio sull’elaborato stesso. A quanto pare saranno “vietate” domande da parte degli insegnanti non inerenti l’elaborato stesso. Ma non solo: se il ragazzo non si dovesse presentare, “virtualmente” al colloquio, per “motivi gravi e documentati”, i docenti potranno effettuare la valutazione semplicemente sull’elaborato. «Parliamo di un elaborato fatto a casa – ha sottolineato Agresti per nulla soddisfatto di questo metodo – Quanto sarà frutto del lavoro dei ragazzi e quanto del frutto del lavoro dei genitori?». Domanda a cui purtroppo gli insegnanti difficilmente potranno dare una risposta. Ma non solo: che l’elaborato e la discussione orale vada bene o meno, che durante l’anno scolastico lo studente ha ottenuto delle insufficienze, poco conterà: l’anno sarà comunque superato. Insomma, per il preside, certamente non uno scenario felice che non permetterà di poter effettuare delle scremature là dove necessarie. Situazione simile anche per i due anni precedenti. «Il 10/15% degli studenti di prima media – ha spiegato Agresti – supereranno l’anno con gravissime insufficienze». Insufficienze che ovviamente dovranno essere recuperate l’anno dopo. «I tempi non sono ancora chiari, si dice che si potrebbero effettuare corsi riparatori che durino per tutta la durata dell’anno». In una situazione del genere, dunque, non è escluso che molti ragazzi, si ritrovino a frequentare il secondo anno delle medie per ben due volte, qualora non riuscissero a recuperare le insufficienze dell’anno prima e a non superare indenni l’anno scolastico in corso.