ETTORE SALADINI
A circa tre mesi dallo stop forzato legato all’emergenza Covid-19, il presidente del Crc Andrea D’Angelo parla della situazione attuale e dei futuri sviluppi del rugby biancorosso.«Stiamo recependo il protocollo della Federazione Nazionale Rugby che purtroppo vieta l’utilizzo del pallone. Ce lo aspettavamo, non è una sorpresa. Quindi ci sarebbe solo l’opportunità di fare attività atletica all’interno del nostro impianto Moretti della Marta. Come sapete all’interno della struttura convivono tre realtà, oltre alla nostra la Tirreno Atletica, e poi la gestione dell’Arpastum da cui aspettiamo il protocollo che possa garantire un accesso sicuro da parte degli atleti all’interno dell’impianto stesso. Nel frattempo stiamo lavorando ad un protocollo nostro che trasmetteremo all’Arpastum stessa in modo da capire le dinamiche di ripartenza. L’obiettivo prioritario è quello di garantire la salute dei nostri atleti. Un discorso che riguarda Under 16,18 e Seniores, mentre per le altre categorie abbiamo deciso di rinviare l’inizio della stagione a settembre. Sarebbe inutile far rientrare i nostri bambini e i ragazzi in questa situazione con così tante restrizioni».Si parla anche del futuro, nello specifico della prossima stagione: «Ci sono dei dubbi da questo punto di vista – aggiunge il presidente D’Angelo -. La Fir ci ha comunicato che la prossima potrebbe essere un’annata transitoria, forse neanche all’inizio della prossima stagione infatti potremmo riutilizzare il pallone. Mi dispiace non vedere tante gente al campo, ma ricordiamoci che noi facciamo rugby, ovvero la massima espressione del contatto fisico. Il covid-19 si trasmette proprio attraverso il contatto, così prendersi certe responsabilità in questa fase non aveva senso. Credo che fermarci sia la soluzione più giusta. La Tirreno ha ricominciato? E’ vero, ma fanno atletica, noi rugby, è diverso. E poi ognuno guarda in casa sua. Aspettiamo ulteriori indicazioni dalla Federazione, appena avremo altre novità le comunicheremo».