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    Cronaca
    15 Giugno 2020
    Tirrenica, taglio del nastro per le complanari sul ponte del Mignone

    TARQUINIA – Inaugurate oggi alle 16 sul nuovo ponte del fiume Mignone, lungo l’autostrada tirrenica,  le strade complanari finalmente aperte dopo una lunga  battaglia da parte degli agricoltori di Tarquinia, supportati dalle associazioni e dai comitati del territorio, da sempre attivi su questo fronte, da quando cioè, sotto l’amministrazione Mazzola,venne dato il via libera alla realizzazione dell’autostrada tirrenica senza che però fosse previsto il nuovo ponte sul fiume Mignone e le relative strade di collegamento con le aree rurali circostanti.

    Al taglio del nastro hanno preso parte il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi, il presidente della Provincia di Viterbo Pietro Nocchi e l’amministratore delegato di Sat ingegner Mario Bergamo.

    L’inaugurazione è stata preceduta stamane da un incontro in Comune durante il quale l’amministrazione comunale e Sat, nelle persone del sindaco Giulivi e dell’ad Bergamo, hanno firmato il protocollo d’intesa.

    Il documento prevede la presa in carico “provvisoria” delle complanari da parte del Comune di Tarquinia che avrà 45 giorni di tempo per verificare tutte le eventuali criticità delle opere realizzate che saranno pertanto segnalate a Sat, la quale a sua volta, dopo i previsti sopralluoghi, avrà sei mesi di tempo per effettuare le eventuali migliorie. Solo successivamente, il Comune di Tarquinia prenderà in carico definitivamente l’opera.

    L’apertura delle complanari è frutto delle riprese interlocuzioni tra Provincia di Viterbo, Sat e Comune di Tarquinia dopo il pressing da parte degli agricoltori che avevano minacciato di manifestare con i trattori. Giovedì scorso è stato subito effettuato un sopralluogo presso il nuovo ponte sul fiume Mignone e le complanari ad esso collegate, in località Taccone e Farnesiana, per pianificare l’apertura giunta a compimento oggi.

    “L’apertura – hanno spiegato le associazioni Italia nostra sezione Etruria, Comitato per il diritto alla mobilità, Comitato 100% Farnesiana e Comitato degli agricoltori – porterà finalmente tutti i cittadini a poter percorrere quel ponte che, seppur per la gran parte completato, era fermo da oltre un anno, causando molti disagi a tutti quei lavoratori e residenti che con i mezzi non ammessi in autostrada hanno dovuto, per troppi anni, percorrere tragitti infinitamente più lunghi”.

    All’inaugurazione hanno preso parte anche il vicesindaco Luigi Serafini e diversi esponenti dell’amministrazione comunale.

    “L’opera – ha ricordato l’ad di Sat – non era prevista, è stata inserita successivamente con l’accordo del Ministero. I lavori, nonostante il periodo del Covid, sono stati ultimati da 15-20 giorni, quindi abbiamo subito lavorato al collaudo e in tempi rapidissimi abbiamo aperto”.

    Soddisfazione da parte del presidente Nocchi che ha riconosciuto i meriti a chi ha combattuto affinché questo progetto delle complanari venisse realizzato. “Infrastrutture come queste – ha detto Nocchi – servono per migliorare l’attività e la vita di chi lavora in un settore importante come l’agricoltura che in questo periodo di emergenza Covid abbiamo visto quanto sia fondamentale”.

    Il sindaco Giulivi ha lasciato la parola ai rappresentati dei comitati ricordando che la loro è stata una battaglia giusta finalmente vinta e portata a termine in questa ultima fase grazie anche all’impegno degli uffici di Comune, Provincia e Sat.

    “Grande soddisfazione, – ha detto commosso Marco Tosoni – una battaglia vinta dai cittadini contro un’amministrazione comunale, quella guidata dall’allora sindaco Mazzola, di dieci anni fa,  che non vedeva il problema. Oggi grazie a persone che col cuore e con l’anima si sono messe per strada e hanno fatto tre mesi di battaglie anche presso i Ministeri abbiamo raggiunto un obiettivo che oggi fa piangere dalla gioia, riuscendo a vincere sulla cecità di un’amministrazione che era quella di Mazzola. Ringrazio l’amministrazione Giulivi e la Sat che in dieci giorni hanno aperto riuscendo a comprendere il problema”.

    “Questa battaglia – ha aggiunto Marzia Marzoli – è stata portata avanti dai residenti e dagli agricoltori che ci hanno sempre messo l’anima e il corpo, ma anche le associazioni come Italia Nostra. Nel 2011, quando l’autostrada era stata progettata, noi con un ricorso siamo riusciti ad avere il progetto esecutivo che dimostrava che non esisteva alcun ponte alternativo. E da lì la battaglia è diventata di tutti, perché nessuno ci aveva detto che non ci fosse un ponte. Mazzola lo disegnava ovunque con un pennarello rosso, ma sui progetti non c’era. Quindi anche il Ministero ne ha preso atto e da quel giorno non abbiamo fatto altro che dare fastidio a tutte le istituzioni, raggiungendo anche il livello ministeriale. il dirigente  una volta che ci ha incontrato non ha potuto fare altro che essere dalla nostra parte.  Poi la Sat ha accolto tutte le rimostranze, ma se non fosse stato per noi tutto questo oggi non ci sarebbe”.