logo
    Amministrazione
    24 Giugno 2020
    Fantozzi: “Nessuna scusa per Tidei sui lavori alla foce del fosso Castelsecco”

    Santa Marinella – La consigliera comunale Ilaria Fantozzi torna a pungolare il sindaco Tidei, questa volta punta l’attenzione sul ‘disappunto percepito’ del primo cittadino in merito alla sospensione dei lavori alla foce del fosso Castelsecco, sulla quale chiarisce alcune questioni.

    “La ditta affidataria di un appalto, – spiega la meloniana – deve essere a conoscenza delle normative in vigore, doveva sapere che i nidi non si possono toccare. L’amministrazione che dà un appalto invece non è tenuta ad essere a conoscenza di tutte le normative, si affida infatti a tecnici e imprese che dovrebbero essere specializzate. Ne consegue che l’eventuale sanzione, se esiste, non potrà essere a carico dell’amministrazione, ma della ditta appaltatrice. Il Sindaco può non essere d’accordo sulle motivazioni della sospensione, ma le leggi ci sono e si devono rispettare. Tra l’altro, il fosso era già stato completamente pulito fino al ponte dell’Aurelia, il problema si è manifestato alla foce, dove non ci sono persone, ma solo campi incolti. A tal proposito, è inutile colpevolizzare il Comitato che ha fatto interrompere i lavori, la responsabilità dei ritardi è totalmente dell’amministrazione in carica e per questo ricordiamo alcuni passaggi che sono sugli atti del Comune e che confliggono con quanto sempre affermato, ovvero che è colpa di ‘quelli di prima’”.

    La consigliera comunale rammenta che il finanziamento è stato chiesto con delibera di Giunta n. 28 del 18/3/2016 e concesso nel 2018 dalla Regione Lazio, che in data 21/2/2018 ha trasmesso lo schema tipo di atto di impegno da sottoscrivere dalle parti, che è stato approvato con delibera del Commissario Straordinario n, 24 del 20/3/2018. Si sono poi susseguite una serie di richieste di proroga, nota del 26/7/2018 a firma Arch. Maia con la quale viene richiesta una congrua proroga per la presentazione della documentazione alla Regione, nota del 10/10/2018 con la quale veniva richiesta una ulteriore proroga di ben dodici mesi sempre per trasmettere la stessa documentazione, ma ne vengono concessi solo sei per individuare i progettisti, i quali hanno indicato la somma urgenza dei lavori, proponendo uno stralcio per realizzare interventi immediati atti a tamponare nell’immediato la pericolosità dei fossi. E a questo siamo, ad interventi tampone che non risolvono definitivamente il problema, ma solo lo rinviano, con spreco di denaro pubblico, fermo restando che i fossi periodicamente devono essere puliti, deplorando quindi anche coloro che li inondano di immondizia. Nuovamente, si intendono allungare i tempi per i lavori di sistemazione a causa della necessità di richiedere un finanziamento per gli espropri, in modo da allargare la foce del Castelsecco, deviare l’Aurelia con modifica del cd. Curvone e e realizzare un’altro dei tanto amati project su quei campi attualmente i conti, da espropriare.

    “Ai cittadini poco importa del project alla foce, – conclude Fantozzi – interessa che venga utilizzato il finanziamento per la reale messa in sicurezza del fosso, e che i lavori vengano iniziati in tempi rapidi, poi ciò che succederà alla foce del Castelsecco si vedrà in seguito. Tutto ciò compatibilmente con la conferenza dei Servizi. Sindaco e amministrazione si assumano le proprie responsabilità, invece di cercare sempre capri espiatori, contando sulla mancata conoscenza dei fatti da parte della popolazione”.