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    Amministrazione, Politica
    30 Giugno 2020
    PaP, M5S: “Il Comune chiede a Città Metropolitana i soldi per un servizio che vuole parzialmente revocare”

     

    CIVITAVECCHIA – Nel mirino del gruppo consiliare del M5s quest’oggi il servizio di raccolta differenziata.

    “Mentre il piano di risanamento di CSP giace misteriosamente dal 13 maggio nei cassetti dell’amministrazione comunale, – evidenziano i pentastellati – ecco che la scorsa settimana arriva puntuale come un orologio svizzero la richiesta a Città Metropolitana del saldo per le spese sostenute per la raccolta differenziata porta a porta. L’accordo del 2016 con la stessa Città Metropolitana prevede che il saldo di oltre un milione di euro, ad un anno dall’avvio del servizio partito in tutta la città esattamente un anno fa, venga concesso dimostrando di aver speso quei soldi secondo il progetto concordato e dimostrando di aver raggiunto valide percentuali di raccolta differenziata. Sarà forse questo l’adempimento tecnico-burocratico citato in più occasioni che non permetterebbe prima di luglio l’avvio della raccolta differenziata stradale, come deciso con la Delibera di Giunta 47 del 30 aprile 2020? A pensar male si fa peccato, ma visto il milione in ballo si rischia di azzeccarci”.

    Secondo la minoranza in consiglio comunale nella determina del 22 giugno scorso si descriverebbe esattamente l’iter che ha portato all’acquisto dei compattatori, adatti esclusivamente alla raccolta porta a porta, e che tra qualche mese saranno inutilizzabili. Iter iniziato nel 2017 con l’avvio della gara da parte di Città metropolitana per l’acquisto dei mezzi di raccolta per 1,6 milioni di euro e terminato il 21 maggio 2019 con lo schema di contratto pronto per essere firmato, firmato solamente ad ottobre 2019 con i mezzi sono arrivati 4 mesi dopo.

    “Invitiamo ancora una volta il duo Grasso-Tedesco a ritirare la delibera che avvia la raccolta differenziata stradale nella zona 2 a partire da luglio prossimo, – rincara il gruppo consiliare – come lo hanno chiesto oltre 2300 firmatari della petizione consegnata al sindaco e i manifestanti a piazzale del Pincio, in caso contrario continueremo a dare battaglia con l’unico interesse di tutelare il bene della nostra città.Quella delibera non è conveniente dal punto di vista ambientale, non è conveniente dal punto di vista economico, non è conveniente dal punto di vista del decoro e non è rispettosa dei soldi pubblici ricevuti come finanziamento per uno scopo preciso”.