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    Speciale medicina
    9 Luglio 2020
    Primo esempio in Italia di “caregiving on demand” in area oftalmica
    Arriva Ugo, servizio gratuito per malattie retiniche

    Si chiama “Ugo”, è realizzato dalla startup omonima, ed è un innovativo servizio nato per sostenere le persone fragili e le loro famiglie, messo da Novartis gratuitamente a disposizione dei pazienti in trattamento per patologie della retina. Si tratta, riferisce una nota, del primo esempio in Italia di ‘caregiving on demand’ in area oftalmica e risponde a una concreta necessità di assistenza per persone che vivono una condizione invalidante e di fragilità. Il servizio offerto assicura a questi pazienti, spesso ipovedenti, la possibilità di affrontare con regolarità e senza ostacoli il percorso di cura nel quale sono impegnati. L’occhio è infatti esposto a malattie croniche, degenerative e invalidanti che necessitano di un trattamento continuativo nel tempo quali il glaucoma, le retinopatie e la degenerazione maculare senile. Quest’ultima nella sua forma umida o essudativa è considerata la principale causa prevedibile di grave perdita della vista e cecità negli adulti over 65, con un impatto stimato in 20-25 milioni di persone in tutto il mondo, un numero che, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, è destinato a crescere sia per la condizione degli attuali pazienti, che per l’allungamento dell’aspettativa di vita. Gli operatori di Ugo garantiscono un supporto logistico, fisico e psicologico al paziente e ai suoi familiari, fornendo l’assistenza necessaria per accedere correttamente a tutti gli appuntamenti di terapia e follow-up ospedalieri, gestire gli orari e le regole del reparto, orientarsi nella struttura, affinché sia sempre salvaguardata la continuità e l’appropriatezza terapeutica. “La collaborazione con Ugo ci permette di offrire un aiuto concreto ai pazienti con patologie alla retina, assicurando loro un’assistenza qualificata nella gestione della terapia”, sottolinea Luca Vergari, Head of Franchise Ophtha di Novartis Italia, ricordando che “melle malattie oftalmiche degenerative, la tempestività dei trattamenti e l’aderenza regolare alla terapia sono fattori determinanti per il successo della cura”.

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