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    Speciale medicina
    9 Luglio 2020
    Professionisti a confronto per tutto il mese di luglio
    Nasce NeuroMLab, laboratorio per pazienti neurologici

    Un laboratorio di idee per far ripartire l’assistenza ai pazienti neurologici, travolta in questi mesi dallo tsunami della pandemia, con modelli di gestione più evoluti e adeguati all’alta complessità della disciplina. Un salto di qualità da ottenere coinvolgendo tutti gli attori del sistema: farmacisti, infermieri, neurologi, direttori generali e direttori sanitari. Con l’obiettivo di fornire, alla fine, indicazioni chiare ai decisori e risposte concrete a pazienti e operatori. E’ il Neurology Management Lab (NeuroMLab), che nasce su modello del MsmLab, lo storico laboratorio di management nato nel 2013 dalla partnership tra Biogen Italia e Sda Bocconi con il patrocinio della Società italiana di neurologia (Sin), che partendo dalla sclerosi multipla ha promosso il confronto e le riflessioni sulla gestione della cronicità ad alta complessità nelle diverse regioni. Il Neurology Management Lab rappresenta l’evoluzione di questi spazi di confronto, puntando a estendere il dibattito a tutto il mondo della neurologia. E sarà il luogo – nel 2020 interamente virtuale – in cui per l’intero mese di luglio si confronteranno tutti i professionisti interessati a riflettere e risolvere le sfide che la neurologia vive nel settore della sanità italiana, a partire da quella del Covid-19. Alla base tre aree di attività fondamentali: le iniziative di ricerca a carattere manageriale, le occasioni di confronto e dibattito, la pubblicazione e diffusione dei risultati delle attività e ricerche condotte sul campo. I progetti di ricerca per il biennio 2020-2021 includono modelli e servizi per aree terapeutiche che hanno un forte impatto per la popolazione: dal caso della gestione dell’Alzheimer ai servizi digitali pensati per le persone affette da sclerosi multipla. L’evoluzione dell’innovazione e la gestione dei servizi sul territorio da parte di istituzioni e aziende sanitarie richiedono, ricordano gli esperti, approcci e competenze manageriali evoluti, per garantire al paziente la migliore presa in carico possibile.

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