ROMA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito la confisca di aziende, immobili, un‘imbarcazione e rapporti finanziari, per un valore complessivo di quasi 4 milioni di euro, nella disponibilità di un imprenditore, classe 1960, con precedenti per evasione fiscale e bancarotta fraudolenta. Il provvedimento è stato posto in essere a conclusione di una lunga vicenda giudiziaria iniziata nel giugno 2016, in seguito agli approfondimenti investigativi avviati, su input del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata, per verificare l’origine e la consistenza del patrimonio riconducibile a soggetti condannati per reati economico-finanziari.
Gli accertamenti eseguiti dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma sul conto dell’imprenditore hanno consentito di delinearne il profilo criminale, caratterizzato dalla sua propensione alla commissione, nell’arco di un ventennio, di reiterate violazioni penali-tributarie nonché il suo coinvolgimento in episodi fallimentari oggetto di contestazione in sede giudiziaria, tanto da qualificarlo come soggetto “socialmente pericoloso” ai sensi del ‘Codice Antimafia’.
Le indagini economico-finanziarie condotte nei confronti del proposto e dei membri del suo nucleo familiare, hanno dunque fatto emergere un significativo patrimonio societario e immobiliare del tutto incongruente rispetto ai redditi lecitamente dichiarati e, in gran parte, occultato dietro lo schermo giuridico di un trust, verosimilmente costituito per eludere possibili misure ablative.Per effetto del provvedimento di confisca, lo Stato ha definitivamente acquisito un trust con il relativo patrimonio, costituito, tra l’altro, da 3 unità immobiliari in provincia di Rieti; l’intero compendio aziendale di 3 società di capitali; un’imbarcazione di 24 metri; le somme disponibili su conti correnti.
L’odierna attività testimonia il costante impegno della Procura della Repubblica, del Tribunale e della Guardia di Finanza di Roma nell’aggressione ai patrimoni accumulati dalla criminalità.