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    Cultura e Spettacoli
    21 Luglio 2020
    Giovedì sarà presentato ufficialmente il libro dello storico e professore locale frutto della collaborazione con la Fondazione Cariciv
    L’epopea dei battelli a vapore e la rinascita di Civitavecchia nell’ultima fatica di Serangeli

    Presentata l’ultima fatica dello storico e professore locale Silvio Serangeli. Si tratta del libro “Battelli a vapore – La rinascita di Civitavecchia, l’osservatorio di Stendhal, i diari di viaggio (1818-1848)” Gangemi Editore curato da Silvio Serangeli e realizzato con il contributo della Fondazione Cariciv, prefazione di Fabrizio Barbaranelli.“È un racconto, non un saggio. Abbiamo deciso – ha spiegato Serangeli – di limitare le note e di mettere il discorso diretto a parte. È il racconto di questa epopea che molti non conoscono. Si parla anche di quella che era la realtà italiana dell’epoca con il Regno delle due Sicilie che era all’avanguardia. Nasce tutto nel 1818 con questo primo viaggio, il boom c’è stato nel 1830 con un cambiamento epocale. Prima, infatti, c’erano i velieri e con l’avvento dei battelli a vapore i vantaggi sono stati notevoli. In primo luogo la sicurezza, poi i tempi di percorrenza. I battelli non erano più in balia dei venti. Poi c’era la capacita di carico e la rapidità di smistamento. Si pensi ad esempio alle tempistiche per inviare una lettera, beh con i battelli a vapori da Civitavecchia a Marsiglia erano sufficienti cinque giorni. Si aprì poi un mercato di merci di qualità dalla Francia. Inoltre nasce una forma di turismo e aumentano i pellegrini”. Insomma un evento che cambiò radicalmente l’importanza del porto di Civitavecchia fino a quel momento sempre rimasto in secondo piano per volere dello Stato Pontificio. “Stendhal – ha detto Serangeli – è l’unico riferimento attendibile di questo fenomeno e per questo il mio lavoro si basa molto su di lui e sui giornali d’epoca. I battelli a vapore furono una svolta per il porto di Civitavecchia”. Ma non ci sono solo le testimonianze del console di Francia a Civitavecchia, Henri Beyle-Stendhal, ma anche diari di viaggio dei nuovi turisti, gire in mare e sfide tra battelli. Un dipinto interessante di un’epoca poco conosciuta più simile di quello che si pensi a quella moderna in cui Civitavecchia è strettamente legata al crocierismo.“È un libro molto affascinante – ha spiegato il presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco – e mi auguro che possa entrare nelle case dei nostri concittadini. Un’opera che si legge molto facilmente e che ci fa scoprire una situazione simile a quella di questi giorni con le difficoltà economiche legate ad un’epidemia di colera”. Il vicepresidente della Fondazione Cariciv Valentino Carluccio ha detto: “Non è la prima opera di Serangeli che vede la nostra collaborazione. La Fondazione è da sempre vicina al lavoro di Silvio che merita il plauso di tutti”.Il libro sarà presentato alla cittadinanza giovedì alle 18,30 nella Sala teatro della Fondazione Cariciv di piazza Verdi. Interverranno Serangeli, Sarracco e Barbaranelli.