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    Economia e Lavoro
    24 Luglio 2020
    Per ciascun progetto approvato assegnati contributi fino a 30mila euro
    Fondo Creatività, nuovo avviso della Regione Lazio

    CIVITAVECCHIA – Nuova edizione per il bando che consente l’accesso alle risorse del Fondo della Creatività, sul Burl è stato pubblicato l’avviso della Regione Lazio rivolto alle startup culturali e creative, inclusi i liberi professionisti titolari di partita Iva, iscritte al Registro delle Imprese da non più di 24 mesi o non ancora costituite, ovviamente con sede operativa nel Lazio. A ciascun progetto approvato sarà assegnato un contributo a fondo perduto fino a 30mila euro, nella misura dell’80% delle spese ammesse, che non devono essere inferiori a 20mila euro.

    Le richieste di contributo potranno essere presentate dal 30 luglio fino al 1° ottobre 2020, esclusivamente tramite la piattaforma GeCoWEB.

    L’avviso ha una dotazione finanziaria di 850mila euro. I progetti potranno essere presentati dalle micro, piccole e medie imprese che operano, ‘con un apporto culturale e creativo innovativo rispetto alle attuali conoscenze in materia’, in queste aree: patrimonio culturale e artistico (arte, restauro, artigianato di elevata qualità artistica, tecnologie applicate ai beni culturali, fotografia);  architettura e design (architettura, design, disegno industriale con prototipazione e produzione in piccola scala di oggetti ingegneristici e artigianali, design della moda); musica; audiovisivo; editoria; comunicazione; videogiochi e software.  Riguardo alle spese ammissibili, si spazia dagli oneri di costituzione agli adeguamenti strutturali e/o degli impianti e delle attrezzature della sede, dalle infrastrutture di rete e collegamenti (compresi software, hardware e sito web) alle certificazioni di processo e di prodotto, fino alla promozione. Nel caso delle imprese da costituire, i “promotori” che parteciperanno al bando dovranno iscrivere l’impresa nel Registro Imprese entro 90 giorni dall’eventuale comunicazione dell’ammissione al beneficio. Stessa cosa per l’attivazione della sede operativa nel Lazio da parte delle imprese e dei liberi professionisti, che al momento della compilazione della domanda non hanno la sede operativa nella regione.

    “Nell’economia della nostra regione – osserva Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia – le imprese culturali e creative valgono già l’8% del Pil. La ricchezza del patrimonio culturale e l’importante presenza di talenti creativi che hanno contribuito, soprattutto negli ultimi anni, a promuovere la cultura e la bellezza dei luoghi e, al tempo stesso, a costruire percorsi innovativi nel sistema produttivo, sono punti di forza dello sviluppo dei nostri territori. Apprezziamo quindi la scelta della Regione di continuare a investire in queste realtà”.